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ELEFANTENTREFFEN Cronaca di Bullock: dalla calabria all'Elefantentreffen... CIAO a tutti mi presento subito, mi chiamo Gianfranco per gli amici Bullock, abito in un paesino in provincia di Cosenza, San Marco Argentano, sono un biker praticamente da sempre ho 27 anni ma giro in moto dal 1993, attualmente ho una BMW R 1100 RT, ma adesso basta con le presentazioni vi racconto quello che è stata ledizione del treffen di questanno. Mercoledì 29 gennaio, sveglia ore 5.00, guardo fuori dalla finestra e il tempo non promette niente di buono piove a dirotto e cè nebbia fitta, iniziamo bene mi preparo, inizio la lunga vestizione di cui alla fine a stento riesco a muovermi fuori cerano 2 gradi. Comunque e deciso si parte in qualsiasi condizione atmosferica (e qui andiamo oltre la pazzia)!!! Dopo 45 minuti arrivo a casa dellaltro mio compagno di viaggio Fabrizio quasi mio coetaneo il quale ha una BMW R 1100 GS, fatto un riassunto del materiale trasportato quasi un quintale!!!!! Si parte, facciamo la prima sosta allarea di servizio di Contursi dopo circa 200 Km (questa è la nostra media autostradale), e qui si scatena un nubifragio che ci lascia senza parole, aspettiamo 15 minuti e dopo un piccola tregua partiamo, fa freddino ma non piove e la A1 è scorrevole, alle 15.30 imbocchiamo la A22 del Brennero e dopo 10 km precipitano le temperature -2 e la nebbia in val padana a stento ci da 100m di visibilità, è ora di trovare un albergo per la notte e su buon consiglio del benzinaio verso le 17.30 ad unandatura di 80 km/h arriviamo sul lago di garda dove ad Affi troviamo un confortevole hotel cena di rito birra birra birra e dopo a letto già mezzi distrutti ( in inverno fare 1000 km equivale a farne 2000 in estate!!!!).
Giovedì 30 gennaio, gia alle 7.00 siamo svegli e il meteo in tv prevede un calo delle temperature con neve sullarco alpino. Alle 8.30 siamo già in autostrada e più saliamo verso il Brennero più fa maledettamente freddo, ai bordi dellA22 la neve diventa sempre più presente così come la presenza di ghiaccio nella campagne intorno, verso le 10.45 arriviamo al piazzale del Brennero dove troviamo tutto innevato, ci sono tanti altri bikers, fatte due chiacchiere acquistiamo i tickets per le autostrade austriache siamo a solo 20 minuti dal confine. Mi telefonano da casa rassicurandosi della situazione, e mi dicono che giù in Calabria nevica di brutto!!!!!! Parlo con Fabrizio e siamo consapevoli che ci aspetta limpossibile. Ripartiamo e dopo circa 1 ora siamo ad Innsbruck, cè tanta neve ma le autostrade sono piene di sale e si viaggia abbastanza bene, facciamo i 120km/h, lunico problema è lacqua sporca di sale che ci arriva addosso spruzzata dalle auto e dai tir(numerosissimi), le moto sono già irriconoscibili e piene di sale. Sono le 14.00 e al confine con la Germania verso Kufstein ci ritroviamo nel raggio di 1 km nel bel mezzo di una bufera di neve, subito la carreggiata diventa bianca sotto la mia moto, il parabrezza è già tutto innevato e la visiera del casco si appanna in modo mai visto prima. In testa penso che è arrivata la fine e ormai rassegnato aspetto solo il momento, io che faccio strada decido nellimpossibilità di poterci fermare di proseguire a 30 km/h e a fatica riesco a seguire le impronte dei tir davanti a noi, per fortuna dopo non sò quanti interminabili km siamo nei pressi di Monaco dove continua a nevicare, ma le strade sono molto più pulite e i spazzaneve/spargisale girano come le formiche. Finalmente sul raccordo di Monaco e per il secondo anno consecutivo mi ci sono perso di nuovo, ma per fortuna non ci sono i caselli autostradali e in 15 minuti dopo vari tentativi troviamo la giusta direzione per Passau. Dopo circa unora di strada il destino vuole che una bufera di neve ci investa di nuovo, ma rusciamo subito a trovare unarea di sosta dove vi era già fermo un altro biker il quale parlava solo tedesco e ci capivamo a stento in inglese, ma su una cosa concordavamo fuck meteo!!!!!! , comunque trascorsi 20 minuti torna di nuovo il cielo quasi sereno ma la strada è ormai un fangaio pieno di sale e neve sporca, a velocità moderata(molto moderata), arriviamo verso le 18 a Hengersberg, dove distrutti troviamo subito la gasthouse prenotata la settimana precedente via internet (www.viamichelin.com) , subito doccia a 300°!!!! , e dopo cena nel ristorante stesso del piccolo alberghetto (ottima la birra alla spina).
Venerdì 31 gennaio, non so perché alle 7.00 am eravamo già svegli (cosa che non succede mai a casa per il lavoro) .. decidiamo di aspettare almeno fino alle 9.00 visto che tutta la notte aveva nevicato e le strade non erano ancora al 100%, infatti prese le moto e fatti i primi 20 metri il mio amico Fabrizio, scivola per fortuna molto delicatamente sul ghiaccio coperto dalla neve, rialzata la moto e invocato non ricordo bene quanti santi partiamo per Solla, che dista a circa 30 minuti da Hengersberg, più ci arrampicavamo per le colline più nevicava e faceva freddo e solo dopo 45 min arriviamo finalmente a Loh, per fortuna troviamo subito parcheggio nella strada che scende verso lentrata, paghiamo e con molto orgoglio ci impossessiamo subito della medaglia e della patch dellElefantentreffen 2003, fatti 50 metri verso lo stesso posto dove campeggiammo lo scorso anno con un altro mio amico Antonio(il fratello di Fabrizio che ci raggiungerà più tardi da Parigi, lui vive e lavora la), incontro un amico di Rimini il quale già sul posto dal giorno prima con un gruppo di tedeschi, ci offre subito un posto tenda, e un fuoco già acceso(che Dio lo benedica) .montiamo subito la tenda, ci sistemiamo e riscaldiamo un po visto che nevicava ancora, e ci facciamo un giro fin giù nella valle. Sono già le 17.00 pm e Antonio da Parigi non arriva ancora e preoccupati ci arriva solo verso le 19.00 pm la telefonata, nella quale spiega che avendo la ragazza dietro, ha fatto sosta a Stoccarda, visto che stava andando in ipotermia!!! Da non credere, (e poi arriverà alla festa solo il sabato pomeriggio verso le 17.00pm). Comunque siamo più tranquilli, e i tedeschi ci offrono da bere e da mangiare, uno di loro è un cuoco, e prepara per tutti una specie di zuppa di pane con formaggio buonissima!!!! E dopo anche spaghetti alla matriciana!!!! Non finirò mai di ringraziarli per lospitalità e tutto il resto. Verso le 24.00 andiamo a dormire, il freddo è davvero tanto e il mio amico bucato il materassino se la passa davvero brutta, ma anche questa è passata.
Sabato 1 febbraio, dopo una notte gelida, ci svegliamo verso le 8.00 am, la temperatura è già diversi gradi sotto lo zero, cerchiamo di fare un caffè, ci scaldiamo vicino al fuoco e dopo andiamo a controllare le moto. Il telo che le copriva è tutto pieno di neve, lo togliamo e subito accendiamo i motori, per fortuna dopo qualche giro i nostri Boxer si accendono, tante moto non sono ripartite!!!, e anche un altro pensiero è tolto, il resto della giornata trascorre regolare sempre nevicando, scendiamo giù nella valle dove acquistiamo t-shirt, cappellini e gadget vari in ricordo di questa incredibile avventura. E quasi buio e finalmente arriva il nostro amico da Parigi, e tutto il resto della sera lo trascorriamo bevendo e mangiando intorno al fuoco, che poi questo è il vero spirito di questo raduno.
Domenica 2 febbraio, tutta la notte ha nevicato e nevica ancora, fa terribilmente freddo, a stento riusciamo a raccogliere tenda e sacchi a pelo, sono già le nove passate, la stradina che sale verso la strada principale di Loh è piena di neve e ghiaccio, carichiamo le nostre moto e a passo duomo dopo più di 5 minuti per percorrerre circa 2 km, con i piedi a terra arriviamo alla statale che scende ad Hengersberg, fa maledettamente freddo e nevica ancora e sarà così fino al Brennero, verso Kufstein ci fermiamo a fare benzina, beviamo una cioccolata calda, e scopriamo che siamo verso i 20 gradi sotto lo zero!!!! E nonostante il nostro pesante vestiario, ci arriva fino alle ossa ma altri bikers si fermono e ci dicono che oltre il Brennero il cielo è sereno e limpido per tutto il Nord Italia, ripartiamo e dopo 2 ore finalmente in Italia, la sera dormiamo a Modena e poi Lunedì mattina ripartiamo e verso le 18.00 pm finalmente dopo 3200 km di neve e gelo arriviamo finalmente a casa, consapevoli di quello che abbiamo passato, ma orgogliosi e pieni di ricordi che rimarranno per sempre dentro di noi, e con la promessa che prima o poi ritorneremo in quella valle! Concludo consigliando a chi ha la possibilità, di andare almeno una volta nella vita allElefantentreffen, e cercarlo di vivere nel pieno del suo spirito,
Gianfranco e Fabrizio |