47°
ELEFANTENTREFFEN
Thurmansbang-Solla Loh (D) - 31-1-2 Febbraio 2003
Cronache di Luna, Alex77k12, Bullock, Lu Ziu...
Cronaca
di Lu Zio...
Quest'anno
eravamo in 5, tre del Motoclub dell'urbe
e gl'altri due amici di amici....
io con il mio pegaso (molto ben equipaggiato:
da un lato:
20 Litri di Rosso Piceno, 3 Litri di vino cotto (un vino tipico delle
nostre parti), mentre dall'altra 10 Kg di braciole di maiale e 3 Kg
di salsiccie, e poi pane , tarallucci e ciambelloni,
e poi chiaramente vestiario e due sacchi a pelo), Mototopo
con la sua shadow a stelle e strisce, Cavallu
con il suo kawa , riccardo con il Fazer
1000 e ... con l'honda X11 non dico i nome per correttezza capirai dopo.
Tanto per raccontarti un pò il viaggio, è nostra abbitudine
fare il viaggio in due giorni con partenza il giovedì mattino
per arrivare al raduno il venerdì primo pomeriggio.
La tappa intermadia viene fatta a Innsbruck.
Tieni conto che già fin lì abbiamo percorso 700 Km, il
giorno seguente ci facciamo gli ultimi 400 Km.
Quest'anno abbiamo incontrato la neve al brennero
nevicava che era uno spettacolo e i fiocchi ci ha fatto compagnia per
qualche decina di Km.
Arrivati ad Innsbruck, abbiamo lasciato
le moto nel parcheggio scoperto della pensione ci siam fatti una bella
doccia "rinfrescante" e poi via di corsa al ristorante e in
birreria. Usciti dalla birreria verso 01.00 di notte non potevamo credere
ai nostri occhi nevicava e nel giro di un paio d'ore era tutto bianco
che si faceva fatica a camminare a piedi.
Al mattino
ci siamo svegliati con più di dieci cm di sofficissima neve,
e a qualcuno è "sbiancato" dalla paura. Fortunatamente
le moto sono ripartite tutte, a parte la mia che ha avuto fin dall'inizio
un problema con il motirno d'avviamento, non voleva proprio saperne
di avviarsi, ma "fortunatamente" ho pensato il mio pegaso
ha la pedalina. Ma hai mai provato a accendere
con la pedalina la neve sotto i piedi, la tanica del vino e le braciole,
che ti dico, sembravo Carla Fracci ad ogni pedalata un spaccata.
Finalmente parte, giusto 4 spaccate.
Ok partiamo, per unscire da Innsbruck c'abbiamo
messo 40 minuti, quando in genere ce ne impieghiamo 10. in più
la sfiga vuole che uno di noi scivola con la moto
e cade, fortunatamente niente di grave.
Soltanto che la moto un X11 dell'onda era nuova.
Presa l'autostrada ci dirigiamo verso monaco.
Bisogna dire che le autostrade sono pulite, buttano il sale come il
norcino sugli insaccati. P.S. non ti dico come erano radotte le nostre
moto.
Il nostro viaggio veniva spezzato ogni 170 Km da piccole soste per il
rifornimento, una sigaretta, e un bicchiere di vino.
In
una delle ultime soste a alle 10.30 del mattino e a 150-200 dalle meta,
indovina il timpo con l'X11 crolla psicologicamente, vuole tornare indietro,
non risece più a sopportare il freddo, ha paura di non riuscire
a controllare il peso e la potenza della moto sulla neve, cerchiamo
di fargli coraggio, ma niente, è deciso vuol tornare indietro
da solo. Pazzesco, eravamo arrivati mah . Comunque alle 7 di sera era
già a casa al caldo.
Dussendorf e Passau
lasciamo l'autostrada prendiamo le stradine interne è qui di
tanto in tanto abbiamo trovato di tratti leggermente inbiancati.
finalmete
arriviamo che sono le 16.30 ancora giorno. Paghiamo l'ingresso
15 € sono il 2045, pensa è venerdì e siamo già
2000 sbandati. Io e mototopo portiamo le moto allinterno del raduno
Cavallu e Riccardo le lasciano fuori.
Scaricate le moto si dirigiamo verso lo stesso punto dell'anno scorso.
lasciamo i bagai e ritorniamo all'ingresso per fare i primi acqusti:
5 balle di paglia e tre fascine di tronchi per
il fuoco. trasportiamo tutto questo armamentario a spalla e
piazziamo le nostre tende nello stesso punto dell'anno scorso, ( come
tradizione dell'elefant, ogni hanno ritrovi tutti al solito posto ).
Spaliamo
e livelliamo quei 40 cm di neve, (e si avevamo pure la pale quella larga
da neve, un bel brevetto di cavallu) e buttiamo sulla
piazzola così ricavata tre balle di paglia e sopra la tenda.
e poi via accendiamo il fuoco, sembra facile, la legna che vendono è
umida, per farla ardere c'è voluta mezza balla di paglia e una
scatola di diavolina.
Ok ci siamo il fuoco va, ed è anche un bel fuoco ora ci manca
il treppiedi e la raticola ed è tutto pronto per la cena a base
di braciole. é oramai bulio e si vede per tutto il campeggio
il bagliore dei fuochi accesi.
Non ho ancora capito se è più bello il panorama innevato
di giorno, o le sagome che si intravedono nella notte tra il chiarore
dei fuochi.
Il fatto che non si riesca a distinguere bene, quello che succede poco
lontano, ti porta con l'aiuto delle voci e del frasuono ad imagginare.
Di tanto in tanto solo il lampo dei fuochi d'artificio illumina la vallata
e rende vero tutto quello che ci circonda.
Dopo
la cena facciamo un giretto nel campeggio, i primi che rincontriamo
è il gruppo NO SOUND di Genova con
Massimo e Davide suo figlio, pensa ha soltanto 9 anni e questo è
già il suo secondo elefant, e punta a battere a Lupo....
hahahaha. Bhe abbiamo rincotrato anche Lupo che ci ha subito ospitato
al suo accampamento, a bere.
Potrei continuare a raccontare incontri di tipi strani che abbiamo conosciuto
o rivisto, ma no ti voglio far perdere ulteriore tempo, ti voglio dire
la cosa più strana che abbiamo bevuto è stata la grappa
all'aglio, sia hai letto bene proprio all'aglio, è stata
una sorta di scambio noi vin brulè e loro la grappa, devo dire
che non è stato proprio uno scambio alla pari...puoi immaginare
per di più sviluppava gas e ad ogni rutto ....
Non si può raccontare l'Elefant lo si deve
vivere
............... (continua... appena Lu Ziu si riprende....)
PS:
Nel complesso la cosa che si è dimostrata veramente fastidiosa
fin da subito era il gelo che si formava all'interno della visiera e
pensare che eravamo tutti equipaggiati con la visiera antifrog, ma il
bello era che il respiro non condensava ma gelava immediatamente.
Personalmente ho percorso circa 100 Km con la visibilità solo
nell'occhio destro, c'è stato addirittura che a viaggiato con
la visiera parzialemte aperta. Viaggiavamo dai -4 ai -9 / -10.
Lu
Ziu (David)
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