Da Cambiago a Capo Nord (01/08/2004 – 18/08/2004)

di Jackalg

09/08/2004 LEVANGER (NORVEGIA) – STRAUMEN (NORVEGIA) Km. 639

Il silenzio di tomba che circondava la casa ci ha fatto dormire un sonno tranquillo e riposante. Ci siamo svegliati molto presto e la colazione l’abbiamo fatta per strada visto che la “sciura” ci offriva solo la camera. I paesaggi, come gia detto, lasciano senza parole ed e’ inutile commentare un qualcosa che non si riesce nemmeno lontanamente a descrivere.

Anche oggi il sole e’ forte e caldo. Siamo fortunati perche’ tendenzialmente il tempo da queste parti non e’ cosi’ clemente. Siamo entrati nel Circolo Polare artico, in un paesaggio lunare pieno di vento, viaggiando ancora con i Jeans e senza le imbottiture invernali.

Arriviamo in un piccolo centro Straumen e decidiamo di fermarci in un Camping che affitta le casettine in legno.

Dentro solo un letto a castello stile puffi e un tanfo allucinante. Usciamo a fare quattro passi, mangiamo un hamburger in un pub gestito da una famiglia araba e una nigeriana e ce ne torniamo al Camping.La notte quasi in bianco…era piu’ comodo dormire per terra!! E NordKapp si avvicina!:-)

10/08/2004 STRAUMEN (NORVEGIA) – SORKJOSEN (NORVEGIA) Km. 579

Dopo la nottataccia e’ un cielo nuvoloso a darci il buongiorno. Visto che la temperatura si e’ decisamente abbassata e visto che il cielo non promette nulla di buono decidiamo di mettere le imbottiture ai giubbotti e ai pantaloni…fortunatamente sono gia’ impermeabili da soli!;-)
Continuiamo il nostro viaggio per le strade tutte curve della Norvegia e anche se non c’e’ il sole che ci ha accompagnato per dieci giorni consecutivi, i paesaggi cambiano aspetto ma restano lo stesso suggestivi.

Quello che il cielo prometteva non tarda ad arrivare e nel primo pomeriggio un pioggia battente ci da il benvenuto nel clima dei paesi nordici.

Dopo 4 ore di pioggia incessante decidiamo di fermarci. Abbiamo bisogno di una doccia calda per riscaldarci un po’. Lungo la strada troviamo un Hotel e non ci pensiamo su due volte. Qualunque sia il prezzo ci si ferma! E cosi e’ stato.
Dopo una doccia calda scendiamo a mangiare al ristorante dove conosciamo due ragazzi italiani che anche loro in moto stanno andando a Nordkapp. Uno di loro e’ gia la seconda volta che ci va. E pensare che ci sono motociclisti che nemmeno ci sono mai andati.
La serata finisce dopo una lunga chiacchierata con loro. Si va a nanna emozionati come dei bambini a Natale. Domani conquisteremo NorKapp.

11/08/2004 SORKJOSEN (NORVEGIA) – NORDKAPP (NORVEGIA) Km. 444

Elettrizzati ci svegliamo e andiamo subito a fare un’abbondante colazione. Il cielo e’ brutto ma in lontananza lascia sperare in un po’ di sereno. Carichiamo la moto e quando stiamo per partire incrociamo i due ragazzi che si sono appena alzati. Ogni km percorso ci avvicina a NordKapp e nella mia mente c’e’ un fiume in piena di pensieri. Come sara’? Che panorama splendido vedremo? Quanti pazzi temerari troveremo la dove finisce il mondo??

Per strada incontriamo delle renne. Ci fermiamo e facciamo in fretta delle foto senza immaginare che qui le renne sono come le pecore da noi.

Nei giorni a venire ne abbiamo incontrate cosi’ tante da diventare ormai normale vederne una. Per diversi km riusciamo a viaggiare asciutti. Poi comincia un via vai di “pioggia” e “non pioggia” che non mi e’ mai capitato di incontrare. Iniziava e smetteva di piovere ogni 2-3 minuti…e cosi’ e’ stato fino all’arrivo.

Sembrava che il tempo ci illudesse di trovare un panorama limpido e soleggiato , mentre dopo qualche km ci riportasse con i piedi per terra. Arriviamo al ponte che ci collega all’isolotto sulla quale c’e’ NordKapp e c’e’ un bel pedaggio di 20 euri da pagare. Azz!! Riprendiamo e ormai mancano davvero pochi km a NordKapp!! Ha ripreso a piovere, ma ora non da cenni di voler smettere.
Ad ogni metro che facciamo abbiamo il cuore che ci batte sempre piu’ forte. Si continua a salire; intorno il nulla; la pioggia arriva da tutte le parti e il vento ti sbatacchia un po’ dove vuole. Intorno solo pietre….sembra un paesaggio lunare e desertico.Il tutto rende questa impresa quasi epica.
Si ha la sensazione di arrivare dove tutto finisce. Le emozioni sono cosi’ forti quasi da farci venire una lacrima dalla commozione. Ma, ahime’, la capacita’ dell’uomo di rovinare tutto , smorza drasticamente il nostro entusiasmo.
Arrivati a NordKapp, ad accoglierci un altro pedaggio. Solo per entrare 50 euri!!! Entriamo e ci troviamo di fronte ad una specie di centro commerciale con Bar, Ristorante, mega negozio di souvenir, sala proiezione ecc. ecc. Un pieno di gente da fare invidia all’Iper il sabato pomeriggio. All’80% tutti italiani. Per arrivare al famoso “globo” bisogna per forza passarci dentro.
Non e’ piu’ possibile fare le foto con le moto sotto il globo. La si lascia fuori e si va a piedi. E intanto continuavano ad arrivare pullmate di turisti. Ormai si arriva in aereo all’aereoporto piu’ vicino e ti portano con l’autobus. Cosi’ tutti possono dire “Anche io sono stato a Nordkapp” senza pero’ aver fatto nemmeno un km. Per fare le foto sotto al globo c’era quasi da fare la fila e prendersi a spintoni.
Tutta un’altra cosa rispetto a quello che avevamo sognato.
La delusione si e’ fatta strada dentro di noi…abbiamo fatto qualche foto, preso un pensierino per i nostri nipoti,la patch per me e ce ne siamo andati di fretta.

Non prima di aver inviato lo stesso sms a Gaia, Furla e Bobo con la speranza che qualcuno di loro inoltrasse sul forum i nostri saluti da quassu’ a tutti i Net. Peccato che la pioggia non ci ha permesso di goderci il panorama che il dirupo di Nordkapp ci poteva offrire. Ci fermiamo in un Hotel a pochissimi km da Nordkapp, ci sistemiamo, doccia e via a cena .

Due quadratini di baccala, con delle patate lesse, due birre per un totale di 50 euri!! Ce ne torniamo in camera e andiamo a letto un po’ tristi. Speravamo di trovare un posto isolato e selvaggio dove solo chi ha lo spirito del viaggiatore temerario puo’ arrivare e invece ci siamo ritrovati dentro ad un luna park! Maledetto business che cerca e a volte riesce ad uccidere e mettere in gabbia anche lo spirito piu’ libero delle cose.