14° Winter Bikers Faenza Sabato mattina.. Esco in terrazza e mi guardo intorno: una bella nevicata!! Orco can.. Sì che ieri sera era sereno.. MAH! Nebbia da tagliare con il coltello e neve: mica male per andare a Faenza.. Anzi no… Non è neve: è ghiaccio!! E nonostante questo… Siamo partiti ugualmente. Pazzi, eh?? Forse sì, ma il richiamo del primo raduno del nuovo anno era irresistibile. Ad Occhiobello l’unica sosta per benzina-thè bollente-pipì-sghiacciare caschi&guanti e via!! PAURA!! A Bologna finalmente il sole, ma quattro km dopo la nebbia di nuovo è tornata ad accompagnarci fino al raduno ed è rimasta lì anche tutta la notte. Splendida accoglienza in ingresso con barrette di cioccolata, abbracci e saluti. Didi ed Anto erano super operativi come collaboratori dei W.B. Noi invece eravamo già pronti al calderone del vin brulè (alimentato per tutto il tempo da taniche versate dai ragazzi) per scaldarci un po’. Ci siamo scambiati i consueti auguri di Buon Anno con i presenti (Gaba-Jorges, Italo, Wolf…), anche se mi sembrava che il Capodanno fosse ormai lontano anni luce e non passato da una sola settimana. Arrivati anche Emiliano, Pirata, Gattina, Veertrap e Lidia, Topper, Cancer, ‘Lex, Lele e Silvia, “Paolo” (Barbaraggiano.. :-P), Bobo, Romeo e Fulvia, Franchetti e Jerry, Stefano dei Bintars e Spada dei Villesse, Bego e Franceschina, Primo e Hombre (prossimo sposo)... Tutti sono molto affezionati a questo raduno e me ne hanno sempre parlato molto bene: proprio per questo ero così incuriosita a venire. I W.B. erano veramente organizzati: un bar (con lo splendido gioco del coccodrillo!!), uno stanzone riscaldato dove mangiare e poi dormire, la zona cucina (grandi cuochi!!), il tendone della super-festa, un falò bello grande e quello del vin brulè.
Più passava il tempo più arrivava gente e il clima si faceva più festoso. Ho salutato molto volentieri persone che non avrei pensato di vedere e mi sono accorta con un po’ di delusione che certi”affezionati” non erano presenti. Degna di nota è la rivelazione del mio amico Franchetti: la Befana non esiste, ma confido ancora nell’esistenza di Babbo Natale. Queste confidenze fatte davanti ad un attonito Nicola Bottazzi, incerto se documentare il tutto o bersi una birra, sono andate avanti parecchio. Per rincuorarmi del freddo che stavo patendo Paolo (“Barbaraggiano”) e Ciccio mi hanno raccontato le esperienze di microclima diverse tra Poggio Mirteto e l’Aquila. Il solo sentire la loro cadenza mi faceva venire voglia di ridere.. ‘Ngulu frà! Per non parlare del mio personaggio preferito: Veertrap alias Peppino ergo “il Notaio”, partito da casa con l’influenza, ma desideroso di essere presente perché “ogni momento che non si sfrutta nei migliore dei modi è un qualcosa che non torna indietro e non lo si può più vivere”. I gruppi che si sono esibiti sono stati davvero bravissimi e hanno coinvolto tutti a ballare: c’era perfino qualcuno a petto nudo (forse però era perché aveva bevuto troppo J). Quando è arrivato il momento delle premiazioni mi sono davvero resa conto di quanta gente ci fosse alla festa: la lista dei gruppi sembrava senza fine, per non parlare di come eravamo stipati sotto il palco. Ogni ora che passava faceva sì che Topper avesse sempre più gli occhi lucidi e a fessura. Quando ha iniziato a ripetere la frase “Non sono Pirata, non sono Pirata” tipo litania, ho capito che era “già avanti con i discorsi”. E approposito di Andrè devo dire che questo nuovo anno sembra avergli portato un pochino di dolcezza (per fortuna nostra) e il suo proposito di “dar fuoco a meno persone” potrebbe anche venir portato a termine (per fortuna nostra). Quando ha cercato di imporre a Cancer (cancer1) di offrirci da bere e da mangiare (Piadina per tutti!!) credevo mi si scollassero le mascelle. E lui: “Andrea, Cristodiddio! Ho solo questi soldi.. Domani con che cosa torno??” Meno male che qualcuno ha avuto bisogno della solita squadra P.I.R.M.D.F. (ndw. pronto-intervento-recupero-mezzi-dai-fossi), così anche questa volta il goccio era sponsorizzato. Alle tre ci siamo arresi e ce ne siamo andati a dormire: chi in tenda, chi per terra, chi sui tavoli o sulle panchine. Il Cini mi ha fatto un sorpresa bellissima: mi ha preparato un lettino splendido (tre panche vicine vicine), così sono riuscita a dormire bene e al calduccio. Mascherina, tappi per le orecchie, cuscino gonfiabile.. Che organizzazione!! E buona notte. Risveglio poco simpatico con i “soliti” che una volta svegli “pensano” che anche tutti gli altri debbano svegliarsi. Lele di Terni ha sottolineato la sua disapprovazione con delle sonore bestemmie. Colazione modello tedesco (a Monaco per Natale ci avevo fatto l’abitudine e senza sforzarmi più di tanto): uova, pancetta, cioccolata calda, pane-marmellata e salame. Che bontà!! Meno male che vado in palestra tutti i giorni, sennò.. Mi ci vorrebbe una STATION WAGON per muovermi. Le ultime chiacchiere e poi il momento dei saluti e dei ringraziamenti a tutti i W.B. e a Gianni in particolar modo: è una persona di una gentilezza squisita. Nonostante il freddo boja che ho patito (la prossima volta mi coprirò tutta con il grasso di balena!!), ho trascorso dei momenti veramente intensi. Grazie a tutti. Buon Anno e MILLE STATION WAGON A TUTTI! G.Nikka |
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