5^ Notte sulla Jura
13-14 Novembre 2004 - L'Aquila
Foto by O'Fotografo e Teo; Cronaca by La Gatta, Parole di Teo
E' ARRIVATO IL FREDDO.
DICONO CHE L'AQUILA E' LA CITTA' PIU' FREDDA D'ITALIA.
ABBIAMO DEGLI AMICI DA QUELLE PARTI,
CHE OGNI META' NOVEMBRE CI CHIAMANO A RACCOLTA.
CHE OGNI META' NOVEMBRE CI REGALANO UNA PICCOLA GRANDE FESTA.
SENZA TROPPE PRETESE.
DOVE CI CONOSCIAMO QUASI TUTTI.
DOVE L'ARIA FREDDA SI COMBATTE CON IL CALORE DELL'AMBIENTE.
NON CONTANO LE GRANDI ATTRAZIONI....GLI STRIP...O LE GRANDI BAND....
CONTANO QUEI BIKERS CHE VANNO LI' SOLO PER FARE FESTA E DIVERTIRSI CON I PROPRI AMICI.
NEL NOME DI UN RISPETTO, DI UNA FRATELLANZA, E DI UNA PASSIONE SFRENATA PER I RADUNI.
"IMMOTA MANET".
QUESTO E' IL NOME DEL NUOVO GRUPPO CHE DA QUALCHE ANNO ORGANIZZA QUESTO RADUNO.
"NOTTE SULLA JURA"
GRAZIE AMICI !!!
Teo (MC Castelfidardo)
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Nel pomeriggio una vocina al telefono “partimo stasera?” giuro che non mi andava! Troppi scazzi al lavoro, soldi pochi.. insomma non è proprio giornata! Non mi va!
Esco da lavoro e, con una faccia da umore nero sul catastrofico andante ma di quegli andanti che proprio nun se ne vanno, arrivo da Emiliano che mi fa: “hai letto che ha scritto Veertrap sul forum?”. Non ne avevo avuto il tempo, lo faccio ora.
“Motorettaro, sono un motorettaro...lo confesso. Mi piace da morire guidarle 'ste moto. Enduro, custom, naked, ma che me frega, basta che vanno..
Mi ricordo dell'elefante di quelle moto incredibili, legate con spago, fil di ferro, impellicciate, munite di pattini, di cassette di birra a rimorchio,di parabrezza autocostruiti, di gomme chiodate.
Mi rivedo qui in città, con tutte le mie fichissime e bellissime moto ..belle sì..ma un po' troppo fini a se stesse, almeno così penso adesso.
Non so ma dopo quasi un anno, con i primi freddi, qualcos'altro si riaccende dentro me.
Io, che non sono uno smanettone (sono prudentissimo..) né un "guerriero della notte" pronto a combattere per difendere il proprio territorio (madechè?), io, che sono uno che normalmente, pot pot, va in giro, guarda il paesaggio, mangia un piatto di tagliatelle, beve una birretta, si fa una chiacchera...io.. d'inverno CAMBIO.
Dentro di me, dicevo, si accende una spia che inizia a lampeggiare e poi,trasformatasi in sirena, adululare....uuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaaauuuuuuuu!!!
Sta spia significa VAI! Non fermarti, nulla è impossibile (per l'uomo in ammollo - vista l'acqua che spesso mi vedo "piovere" addosso). Provo un impulso formidabile ad avventurarmi chissà dove. ..mi va di andare!
Mai dimenticherò le facce sbigottite delle persone che ci incontravano in giro per Vipiteno e ci chiedevano chi caz..ce l'veva fatta fare ad arrivare in lassù con quell'aria (e quella, brrrrrrrr, strada) gelida? E la loro reazione quasi urtata da tanta stronzaggine quando gli dicevamo di dover proseguire per la Germania. Mi sentivo un fico, una specie di supereroe.
Madechè?? Non ero fico ero semplicemente egoista lo facevo per me!ero contento di stare lì, con Andrea, con Emiliano.. e quelle sensazioni erano mie e solo mie. In quei frangenti ero pronto a sfidare strada, meteo e sorte!
Eppure in verità sono di costutuzione media, fiato e prestanza atletica zero, look da pinguino ingolfatoesudato. Insomma tutto sembro fuorchè un "mitico biker". Mi guardo nelle foto dell'elefante insalsicciato nei miei indumenti antifreddo-umidità-pioggia e vedo un tipo decisamente freddoloso(lo sono!!) e poco disposto a patire freddo ed intemperie. Eppure poi sono partito lo stesso, e poi mi bagnato e poi morto di freddo, e poi ribagnato mille e mille volte.
E' che io so di non essere un vero e proprio motociclista, per me sarebbe una definizione esagerata, sono uno che se c'è la situazione "giusta" prende e parte.Sono un motorettaro, uno che andrebbe in giro anche con la vespetta truccata pur di avanzare nello scoppiettante mistero della strada.
Cerco spesso le ragioni di tutto ciò, ma, cazzarola, non le trovo...poi mi rassegno e, magari chiamo Emiliano o Pirata per sognare e progettare la prossima avventura. Con quale moto??? Ovvio! CON UNA QUALSIASI !!”
Emiliano dove ci vediamo e a che ora?
Mentre mi vesto sento il tg della sera “Le previsioni per questo fine settimana non sono belle, italiani, aprite gli ombrelli e armatevi di sciarpe e cappelli. Pioggie e freddo su tutta Italia e neve sui rilievi...”
Un’ora dopo siamo in strada Er Pirata, Emiliano ed io. Tre moto Tre menti malate... Veertrap il quarto matto ci raggiunge parte dopo.
Mano man che si avanza sento le mani, la schiena che si contraggono a causa della posizione forzatamente semi-immobile e più mi si contraggono i muscoli più mi si rilassa la mente e sotto la bandana frascica mi spunta finalmente un sorriso.
La strada da fare non è molta, saranno a occhio e croce 140km e fortunatamente nonostante pioggia, nebbia, un fortissimo vento e visibilità da “nun s’è vede nu cazz!!” arriviamo tranquilli tranquilli sulla Jura.
Abbarbicato sul pizzetto di una montagna la Jura è un posto magico... sia per la bellezza paesaggistica sia per la festa organizzata dagli infaticabili ragazzi della Jura.
Al nostro arrivo di anime se ne contano poche ... oltre agli infaticabili Immota Manet: Zebù, Ciappi, Ciccio, Mauro, Barbara, Elvis, Vallone troviamo Totore, Robertino, Fulvia, Romeo, Barbaraggiano e Roberta.
Nel mentre di una acerrima lotta per sfilare una ghetta parascarpa zeppa d’acqua mi arriva una telefonata è Veertrap mi chiede indicazioni sulla strada sta arrivando!! Guardo fuori mi si stringe il cuore quanto piove!! Ma fortunatamente dopo un’oretta eccolo che arriva bagnato e felice... tiro un sospiro di sollievo.
E via tra una chiacchiera e miliardi di arrosticini e bruschette con la salsiccia, su un tavolo escono dei dadi e una... due ... tre ... bottiglie di whisky e tra pash uno e pash due e Piratino che fa le prove degli estintori su tutti noi, si fa l’alba... ALBA??? Azz è l’ora di accendere il fuoco e famose du arrosticini della buona notte ;o)
Quanto ho dormito non lo so ma poco ... ci svegliano gli schiamazzi dei nuovi arrivi... e via via il capannone si riempie di gente ci conosciamo tutti ... e la festa è stata davvero bella!!
La formula vincente di questi ragazzacci? E’ la semplicità dei loro cuori.
Semplicità che traspare dai loro animi e si trasmette su tutti noi si appiccica come il fango agli stivali.
E che vuoi di più se non un bel falò acceso, cose buone da mangiare, buona musica da un complesso di ragazzetti scalmanati che non sta suonando per soldi, e ovunque volgi lo sguardo non vedi altro che moto, sorrisi, pacche sulle spalle e grasse risate... una parola per riassumere: armonia.
La domenica mattina nevica - della serie le ultime parole famose: proprio quella notte con Romeo si diceva che eravamo stati li tante volte e di freddo ne abbiamo preso tantissimo però neve no vero? No non ha mai nevicato mi pare!- e eccola lì! Romeooooo hai visto? La neve è arrivata anche qui e vvvaii!!
Fuggi fuggi generale saluti frettolosi e freddolosi ... all’anno prossimo per respirare la magia della Jura.
La Gatta |