Buon compleanno G.Nikka
7 Febbraio 2004 - Verona
Piccola cronaca della medesima, Foto by leo e jenfry

Trent’anni.. Trenta amici.. EH! Sì, si potrebbe intitolare così la cronaca del mio compleanno.

Avrei voluto che ci fossero tutti i miei amici più cari per festeggiare questa tappa così importante, ma saremmo stati molto più di trenta: da Milano, a Torino, al Friuli, a Roma, a Rieti e via ancora più giù fino alla Sicilia..

Sarebbe stato un altro raduno, ma volevo fare una cena tranquilla (ovviamente con alcool che scorresse a fiumi).

Come al solito l’Italia non è piccola ed è stato duro dover scegliere dove festeggiare (beh! Poi neppure tanto), ma soprattutto chi chiamare (questo sì che è stato difficile!).

E’ un po’ di tempo che prediligo le cene tra amici o le feste “private” piuttosto che i raduni molto affollati: il piacere di stare a chiacchierare tutta la sera, senza tanta confusione intorno, con i fratelli ai quali sono più affezionata mi lascia una sensazione bellissima per parecchi giorni a seguire.

TRENT’ANNI... TRENTA AMICI.. E così è stato.

Avevo già detto che doveva essere una festa tipo “ritorno alle origini”: niente gruppo musicale, solo Cd da casa, sacco a pelo e stuoia per dormire nella saletta dove avremmo cenato. Tutti concordi su questo.

Il luogo? “La Locanda” dal Gianca: molti di voi la conoscono già e se per caso non fosse così vi siete persi un tour “alcol-gastronomico” mica da ridere.. ?

Non sono mancati gli stranieri in questa terra veronese direttamente dalla Toscana: Sancho & Federica, Jenfry & Laura, il Bobo & la B., ma per il resto il dialetto veneto ha regnato sovrano.

A dir la verità ormai il Bobo lo vedo più dei miei genitori, ma questa è un’altra storia.. ;-)

Sono arrivati a casa nostra bardati con strani copricapi in tema tutto carnevalesco: letteralmente ridicoli!

Puntuali come non mai (va beh! Anche Ano e Francy sono arrivati quasi in orario ?) ci siamo seduti nella saletta (questa volta era privata solo per noi) nell’ attesa dei primi piatti.

Sopressa, speck nostrano e sottaceti hanno fatto da stuzzichino per il nostro appetito e solleticato la gola già abbondantemente bagnata dal vino locale.

E’ stato strano per Michela e Giovy trovarsi con una compagnia così colorita: effettivamente per chi non è abituato a serate con sottofondo di rutti e cante (“ La scoresa” e “Gedeone”) deve essere sembrata una serata molto “colorita”..

Avanti con i primi e poi i secondi e perchè no, pure il bis dei secondi (per me e Neny: al capriolo non si rinuncia, vero?!)..

Abbiamo mangiato talmente tanto che la “signora Gianca” è rimasta allibita nel vedere i piatti che tornavano in cucina così puliti e noi che chiamavamo a gran voce altro cibo: non ci voleva credere!

Non parliamo dell’apertura dei regali? Tutti in tema invernale per la sottoscritta così freddolosa.

Una domanda mi sorge spontanea.. “Ma sono così lamentona quando ho freddo?” ;-) Ho proprio paura di sì, in ogni caso tutti studiati e più che graditi!

Ovviamente la coppia Damiano & Deborah ci ha fatto ridere un casino con i racconti delle sciate in compagnia (!!), per non parlare del grado alcolico di Alex, o della foto modello “caparezza” del Leo.

Sara, armata di penna, ha imbrattato tutti quelli che le passavano a tiro, mentre i toscani prendevano in giro il Jenfry dall’inizio cena.

Giovanna... Lei è stata la gran protagonista della serata: un incubo verso le due del mattino sulla Rai.

Vi sconsiglio di guardare certi programmi soprattutto se siete in compagnia di gente pazza come i miei ospiti.

Ci ha trovato così il Tommy quando è arrivato. Con lui abbiamo proseguito nella saletta sgombra dai tavoli e piena di sacchi a pelo per un altro paio d’ore.

E chi è riuscito a dormire? Vi sconsiglio caldamente di dormire nella stessa stanza dove stanno russando Sancho, Tommy e Jenfry.. ;-) Che concerto!

Io e il Neuro, quando ci siamo alzati la mattina ci siamo guardati in faccia (anzi tra le occhiaie) e siamo scoppiati a ridere: nessuno dei due aveva chiuso occhio. Va beh! Anche ai raduni capita.

E così, la domenica sera (i superstiti sono rimasti con noi fino il pomeriggio: il Gianca non riusciva più a liberarsi dei presenti) tra sbadigli e tante risate, è terminata la festa dei miei trent’anni.

Il sorriso al solo ricordo di quella nottata mi è rimasto sulle labbra per giorni. Grazie di cuore: è stato bellissimo!

Quanto vi voglio bene!

G.Nikka