4° Memorial Spadino - Weekend per le strade
22 marzo 2003 - Morgex

Piccola cronaca By Mr_Guzzi

Che dire, il sogno di tanti è quello di stare in mezzo agli amici……

Ecco allora che quando ti capita di farlo per lavoro, il lavoro stesso diventa vero puro e proprio divertimento… Quando, poi, si ha la possibilità di poter partecipare ad un evento come il memorial Spadino, la voglia di risalire in sella cresce all’ennesima potenza.

Approntate le ultime cose, carico la tenda sulla Breva, che muove i suoi primi passi, e via!!!
Si parte…… Chi mi conosce sa che tanto in dima non sono, quindi perché non aggiungere al percorso previsto una tappa extra da un amico grande e grosso??? Si comincia da Milano alle 19 e si viaggia in direzione Firenze, per raggiungere la casa di Bobo(al che voi direte, ma che c’entra Empoli col Monte Bianco……beh, tralasciamo i dettagli, no???)

I colori del cielo cominciano a lasciare il posto al buio delle tenebre, quelle tanto belle quanto temibili… La A1 è parecchio percorribile e il giocattolino scorre veloce sviscerando tutti i suoi cavalli e dimostrandosi sugli appennini degna figlia delle grosse cilindrate.

Arrivato all’uscita della Fi-Pi-Li ( che non è una presa x il culo, ma bensì una strada parecchio divertente ) raggiungo casa di Bobo che, con sorrisone megagalattico, m’avvisa dell’imminente arrivo di un paio di colleghi…Zia Nana, Wolf e Barbaraggiano… Apposto siamo!!! Infatti il vino e la birra scorrono a fiumi e formaggio e salame tanto quanto… e la serata si anima alla grande!!! Grandi ragassi!!! EWIWA…

Nanna alle … vabè, non ha importanza…eheh, sveglia alle 7. Riesco a svegliare tutti,tranne il mio compagno di sacco a pelo Barbaraggiano. Con sommo piacere di B. che ancora malata mi regala un sorriso, e un grugnito di Bobo, saluto la Zia e Wolf e risalgo in sella… il mattino è tiepido, il sole in alto da poco, e il profumo del mare comincia a farsi sentire.

Imbocco l’aurelia, direzione La Spezia. Purtroppo mi tocca saltare le Cinque Terre, per questione di tempo, ed imbocco l’autostrada x Genova . Dopo una sosta forzata x incidente a Chiavari, con annessa focaccia, vinello e sigaretta, riprendo x Aosta, dove, lungo la strada comincio ad intravedere moto d’ogni donde dirette a Morgex, campo base dell’evento del giorno, il ricordo di PierLucio Tinazzi, “Spadino” per gli amici.

Esco dall’autostrada appena dopo Ivrea e decido di affrontare gli ultimi 70 km in statale. La strada è a tratti sporca, ma tutto sommato piacevole… comincio a darci dentro, cercando di scoprire pregi e difetti della Breva, che si dimostra un mostriciattolo sul misto veloce, un po meno in autostrada. La passeggiata sui monti risulta piacevole, conosco un paio di persone, con le quali decido di affrontare il resto dei tornanti, ed un gruppo di guzzisti, i Galli Cisalpini, coi quali faccio presto amicizia e raggiungo Morgex. Sulla strada mi trovo in mezzo a orde di motociclette, di ogni tipo e di ogni dove. Siamo in tanti, e diventiamo sempre di più.

I profumi della primavera cominciano a confondersi ed il caldo diventa sempre più forte…Raggiungiamo il parcheggio destinato all’assembramento di tutti questi pazzi, pazzi motociclisti… uno spettacolo bellissimo: da vuoto che era piano diviene un’incredibile crogiolo ribollente di moto d’ogni genere. Basse, lunghe, cross, custom, superbike….. Gente d’ogni donde e con ogni mezzo… e infatti c’è pure chi arriva in aereo. Quest’anno, per me, credo che sia nel segno del Grifone…dopo aver conosciuto Ale, Riccardino, Rizla e Patrizia in Germania (incontro del tutto casuale!!) mi giro e mi ritrovo faccia a faccia con Ottorino, tanto conosciuto nel mondo biker… Mi presento e da li nasce una nuova amicizia, tanto che lui decide che il giorno dopo mi seguirà ad Alessandria x il Raduno degli Steel Roses.

Partenza!!! Dal luogo di ritrovo, cominciamo a muoverci verso l’ingresso del tunnel…una ventina di chilometri, corsi da un serpentone interminabile di bikes… Uno spettacolo tutta quella gente per la strada in mezzo ai monti, i miei monti… mai avrei pensato di tornarci da grande così, in mezzo a una folla per un così bello scopo…

Saliamo, e finalmente arriviamo nello spiazzo antecedente l’imbocco del Traforo del Monte Bianco… una montagna enorme, piena di bellezze, misteri, intrighi e paure…tanto bella da amare, quanto da temere, coi suoi ghiacciai perenni e le sue vallate fiorite, pronte a farti assaporare gusti inimitabili ed inconfondibili… come la fratellanza, che in questo giorno ti avvolge e ti scalda.

Parcheggio in terza fila, a 5 metri dalla lapide che ricorda le vittime dell’incendio che costò la vita a parecchie persone. Una su tutte viene ricordata oggi: Spadino. Allo svilupparsi delle fiamme nel tunnel, indifferente al pericolo, un uomo magro magro, tanto da meritarsi il nome di Spadino, decide che non tutti devono morire… Prende la sua moto e comincia a solcare la strada tra i monti … Quella strada che in questo momento mi sta davanti agli occhi. Un buco stretto stretto, una via cupa ed interminabile che, con quelle lucette soffuse, pare la “ Highway to Hell”… la Strada x l’Inferno…

Fa paura, il ricordo, quella visione, la pelle si accapona e il silenzio scende tutt’attorno… Recuperando più persone possibili, Spadino, ha cercato di vincere quella Morte che lo aspettava la dentro. Cominciano i discorsi da parte del Coordinamento Motociclisti, e i ricordi riaffiorano… Si parla di ogni, di regole e leggi, di sicurezza e libertà, di amore e odio… Ed alla fine si saluta con un rombante girare di motori che ravviva la valle fino a quel momento silenziosa.

E si riparte dopo il rinfresco, io ed Ottorino, alla volta di Alessandria dove tanti Net ci stavano aspettando… Arriviamo oramai al crepuscolo, montiamo la tenda e cominciamo i festeggiamenti…Stanchi morti, tiriamo le 5 del mattino e poi mi rintano a nanna … x affrontare il giretto della domenica pomeriggio tra valli e mare: Recco

Tirando le somme, 1500 km in due giorni e mezzo, un mare di amici, sensazioni ed emozioni, ed un ricordo nel cuore…

Che dire di più, me sciopa el coer…

Vi voglio bene.