6°
party dei Masters of the Fist e..
18° Compleanno del gruppo!
1-2 Marzo 2003
Cronache
di Fester, Gnikka e Zia Nana
“NON CI RESTA CHE PIANGERE”
destinazione… Frittole ops… Ortimino!!!
“Correva
l’anno 1400, quasi 1500 e alcuni temerari avventurieri s’incamminarono
sulla strada irta di pericoli e tentazioni per raggiungere gli amici
“Masters of the Fist” in quel
di Ortimino”
Quasi
fosse un remake (cazz si scrive?!) del “capolavoro” interpretato
da Massimo Troisi e Roberto Benigni, io (ZiaNana) e li romani de’
roma, partiamo avventurandoci … l e t t
e r a l m e n t e… nella campagna toscana, tra le fertili
colline, preludio ai festeggiamenti in onore del 18° Anniversario
degli Amici Masters.
Sabato
1 marzo 2003.
Mi sveglio
alle 6,15 e avendo dormito solo 4 ore (non me ne bastano manco 8, figuriamoci!)
al suono della sveglia penso di essere nel solito incubo che mi avvolge
ogni volta che devo partire… e invece no! è proprio la
sveglia! Ok, basta un pizzico di coraggio per sgusciare fuori dal lettone,
poi tutto il resto andrà liscio come l’olio… spero!
Parto, corredata del mio zaino con sacco peloso (direbbe Joshua se non
fosse impegnato a sverniciare i guard rail della costiera amalfitana)
e casco, ovvio.. con tutti i pericoli che ci sono su un treno!!!
Arrivando pimpante davanti al negozio di Emiliano
(dove potrete trovare ogni ricambio ed accessorio per la vostra moto,
nonché un vasto assortimento di abbigliamento e caschi –
PUBBLICITA’ OCCULTA) vedo Veertrap
e Lady Godiva sistemati sulla Buell, intenzionati a conquistare
Assisi. Poco
più in là c’è il Pirata
che biascica in turco contro una sorta di.. non saprei dire, forse un
ammasso “de fero” a forma di motocicletta – tipo portachiavi
– che nei suoi sogni più reconditi dovrebbe magicamente
prendere vita e condurlo, insieme a Petra,
in Toscana.
Prova e riprova, biascica e ribiascica, ripasso del calendario in tre
diverse lingue, finalmente l’ammasso informe prende vita –
giusto ‘na magia – e mentre il tempo volge al peggio, arriva
gongolande anche il folletto siculbrescianromano Wolf,
che, Bello della Zia, s’è appena svegliato!
E intanto se so’ fatte le 14,30! Si parte, così sistemati:
Emiliano sul suo chopper autorizzato da Zio Guido,
LaGatta…bella come il sole, perfettamente
a suo agio nel terrificante traffico romano. Segue Pirata
col trabiccolo dove resta malamente arrampicata la povera Petra.
Chiudono la carovana Wolf e ZiaNana…che
in due non ne fanno uno normale! Imbocchiamo l’autostrada, ma
presto scopriamo che il trabiccolo del Pirata ha un solo piccolo, irrilevante
difetto: non supera i 100 km/h….C’ bbella cosa!!!
A
ragà… per farla breve quando raggiungiamo Barbaraggiano
all’autogrill, lo troviamo attaccato al tubo di scarico di una
vecchia Fiat Uno turbo diesel, esasperato dall’attesa!
E qui comincia l’avventura. Lasciamo l’autostrada (a che
serve percorrere una strada a scorrimento veloce quando andiamo a velocità
di cammello?!) incamminandoci in quella che sarà…v e r
a m e n t e… un’avventura! Quando
Pirata col trabiccolo decide di prendere in mano la situazione,
pensiamo tutti di abbatterlo lì, per non farlo soffrire dopo,
ma ci sorge il dubbio che l’omicidio sia una pratica illegale
anche nel caso del Pirata e poi… ti pare che lasciamo Petra da
sola a pagare il mutuo di casa?!
Piove, fa freddo, è calata la notte, siamo stanchi, affamati,
impazienti di arrivare e ci scappa pure la pipì…da
Roma a Firenze sono 258 km e noi abbiamo impiegato 6 ore per farne la
metà o poco più…e Pirata che fa? Decide di
farci fare un giro panoramico tra le affascinanti colline toscane.
Oserei dire “vitale” la sosta nel più malfamato bar
della più sconosciuta borgata del più assurdo paesino,
dove l’occhio mi cade su un cartello, scritto a penna che recita,
testualmente “Qui biglietti per il TRAMME” …devo forse
aggiungere altro?!?!?!
Va bene, va bene… finalmente troviamo la tanto sperata indicazione:
“Montespertoli 9 km”. Mai indicazione fu tanto funesta!
Quando
ci accorgiamo di aver perso Emiliano e LaGatta, di chilometri ne abbiamo
fatti almeno 15 e, mentre ci perdiamo anche Barbaraggiano, Emi ci comunica
che “è rimasto a piedi”…C’ bbella cosa!!!
Disorganizzati fino all’inverosimile, Pirata va in aiuto di Emiliano,
noi andiamo a cercare Barbaraggiano, operazione inutile visto che, il
BASTRADO, è già arrivato a destinazione e quando gli telefoniamo,
serafico esordisce: “mo’ me facco
‘na birra”. Ngulu frà!
Torniamo indietro, e mentre scendiamo serpeggiando tra le curve che
sembrano non finire mai, mi assale il dubbio “ma vuoi vedere che
gira gira, ci ritroveremo a Frittole?”
E mi viene da ridere, non tanto perché ci ritroveremo nel 1400,
quasi 1500, col Da Vinci che è ‘na schiappa a giocare a
carte, con gli Euro che valgono anche meno dei Fiorini, col tizio che
ti ricorda che “devi morire”… ma per il fatto che
dovrò spiegare a che “razza d’omo” appartiene
Wolf. E ve lo immaginate voi con la calzamaglia aderente col triangolino
in posizione strategica, la camicia bianca con le maniche a sbuffo e
il cappello con la piuma??? Oddio oddio, non sono pronta a tale spettacolo!!!
Ma…
lassù qualcuno ci ama (deve esser un povero motociclista disgraziato,
ovvio)… LaGatta fa la pipì sul ciglio della strada, Emiliano
ripara il chopper, noi ritroviamo il gruppo… si riparte per affrontare
i Masters e la serata si preannuncia…devastante!
18°
ANNIVERSARIO?
davvero?
Ma
allora, GERARDO… quanti anni c’avrà mai?
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