14°
Bintars Fest - Bintars Friul Bintars... sabato mattina inoltrato, sono pronta per la partenza, mia mamma mi chiede "e dove andresti sta volta?" "farra d'sonzo" "dove??" "gorizia" "aahh.. qui vicino sta settimana! mi raccomando, come al solito, non farmi ripetere la solita solfa" che bello ho pensato, mia mamma comincia a misurare le distanze come me! "effettivamente sono solo 130 km, cmq non ti preoccupare, non corro, ti avviso quando arrivo, dovrei impiegarci due/tre ore, e cmq ho già telefonato a diego che mi ha detto che lì il tempo è bello"... effettivamente l'avevo sentito Dingus che però mi aveva tristemente avvisato che lì "piove proprio" e che il motogiro (che pensando fosse domenica, mi sono persa) lo stavano facendo sotto un bel acquazzone. tranquillizzata mia mamma, facciamo sorridere Dingus:"tranquillo tesoro, fra qualche ora arriverò io e vi porterò il sole!", così è stato! ma procediamo con ordine.
assolutamente
allergica alle autostrade decido comunque di fare l'a4
fino a latisana, avevo voglia di arrivare presto, e passare san
donà e portogruaro il sabato mattina
è una disperazione per una che si fa prendere dal panico quando
una qualsiasi cosa di qualsiasi natura le sta a meno di 80cm dalla moto!
La strada
è piacevole, il sole che cerca di farsi strada fra le nuvole
rende il paesaggio un po' magico, ma sono in friuli, e per me con qualsiasi
tempo è magico. la campagna sembra quella trevigiana, ma non
lo è, c'è un odore diverso, c'è odore di vino,
di montagna, ma anche di costa, c'è il sorriso e l'ospitalità
delle persone semplici, sincere, franche e ospitali. C'è l'odore
della festa e degli amici, e mentre viaggio il mio cuore sorride perchè
sa che anche questa volta, tutto questo è lì dai bintars
che mi aspetta! Lo scenario è quello dei raduni che io preferisco: un enorme campo in mezzo alla campagna più assoluta... ti guardi attorno e vedi solo, dove suonano, dove si mangia, dove si beve, dove si beve ancora, dove si fa pipì e due bancarelle dove si mollano libere le morose ;) Dopo che Dingus, sempre amorevolmente, mi porta la moto dalla strada al campeggio sull'erba scivolosa, montiamo le tende. Arrivano la Roby e Spada, un'altra coppia che si è convertita al turistico veloce! Fazzerino nuovo nuovo! baci e abbracci, e si parte per la prima birra della serata, arriva anche Fabrizio, e mentre ci avviciniamo trovo il primo Bintars: Stefano. Pensavo non esistessero parole per descrivere Stefano dei Bintars... invece la Roby le ha trovate! Lo chiama la bandiera del Friuli, non ve la faccio un'altra sviolinata su questa terra meravigliosa, ma Stefano è proprio come la sua terra, un uomo che ti viene incontro ti sorride ti abbraccia ed è felice che tu sia lì a far festa con lui e con loro, che si preoccupa solo che tu stia bene, e il suo sorriso ti coinvolge e ti contagia in modo incomprensibile ma fantastico! Casso quant'è difficile da spiegare, e soprattutto farlo senza essere fraintesi magari pensando che non apprezzo altri raduni, altre regioni, o altre genti. Non è così, ma davvero lì c'è qualcosa di davvero molto speciale. Mentre siamo li che facciamo le cose che facciamo sempre, cioè chiacchierare, bere e scherzare, arrivano Mauri el Bos e jr! (Luca). Combinazione vuole che a quel tavolo si fosse riunito il gruppetto con il quale eravamo andati a terni... il pensiero corre subito a quel modo strano che ho (ma non credo assolutamente di essere l'unica) di guardare alle persone in base alla strada e alla festa fatta assieme. Magari ti conosci da un bel po' di tempo e non sai se una persona ha fratelli o sorelle o dove lavora o che auto ha, se ce l'ha, però sai che è una persona simpatica con la quale hai fatto festa in un posto piuttosto che in un altro, sai che è una persona amorevole e altruista perchè ti ha aiutato in quel frangente, sai che è una persona estremamente generosa perchè ti ha ospitato da lei una notte di passaggio, sai che è pignola e precisa, perchè se hai bisogno di un elastico, nel suo zaino lo trovi... guardi alle persone per quello che condividi con loro per strada, tutto il resto diventa talmente superfluo che non ci pensi finchè non ti trovi a scontrartici nuovamente nell'ambiente "civile" come direbbe la gnikka! ;) Questa cosa mi ha messo un po' in crisi.. molto più dell'anno scorso sebbene lo vivessi per la prima volta. Il difficile per me non è capire come mai un mondo che sembra superficiale perchè fatto solo di km, birra, rutti, fagioli con la cipolla, e sacco a pelo, in realtà è così vivo e irrinunciabile perchè fatto di persone vere, schiette e senza fronzoli...Il problema per me, è quello di non riuscire a far capire al "resto" tutto questo e quindi mi sento sempre come se fossi con un piede nello stivale e con l'altro nel sandaletto col tacco a spillo... Mentre divago nelle mie famosissime seghe mentali... passiamo il tempo con il corso di friulano, sto davvero diventando bravina, e lo riconoscerà pure MAuri che senza di me quel pomeriggio avrebbe capito davvero poco!!! ;p Decidiamo di mangiare e "giustamente" appena finito gli spiedini i Bintars annunciano il loro tradizionale appuntamentone con il lancio dei ovi (occhi)... si si... lancio degli occhi, ovvero da dietro un tavolo le persone dovevano prendere un bicchierino di grappa con dentro un occhio di maiale (con tutti i filamenti rosa attaccati..bleaahh) bere la grappa e sputare l'occhio al di là del tavolo. Vinceva chi faceva il lancio più lungo. Giusto per la cronaca ha vinto Denis dei Bintars... ovvio annieannieanni di duro allenamento!!!! hehe.. la cosa meno divertente (x me) è stato vedere un ragazzo tedesco bersi l'occhio sputare la grappa e correre come "un maiale impazzito" verso il campo a vomitare!!! oddiooddio!!!! Luca
il figlio di Mauri ha assistito a tutta la gara con nutrito interesse
per poi tornare al tavolo con le mani sui fianchi e il nasino all’insù
dicendo con estremo orgoglio:"hehe...domani lo racconto a scuola
di questo gioco!".
Con questo spirito (quello che ci fa sentire sicuri che nessuno dei
ns “compagni di classe” ha mai visto niente del genere)
siamo entrati nella serata che si stava riempiendo, e sedute io e la
roby immerse nell'ennesima chiacchera veniamo interotte da una mano
sulla mia spalla di Stefano dei Bintars
che mi "ordina" col suo sorrisone
incredibile:"vieni te a prendere il premio dei net."
"ma io.." "vieni te e poi lo dai al cini." "ok". Ero un pochino emozionata giuro, era la prima volta che qualcuno mi chiedeva una cosa così, ma anche molto molto orgogliosa di venire "riconosciuta facente parte”! e quindi timidezza a parte, per el Cini e per la ns famigliola virtuale sono andata a mettermi la maglietta dei net e sono salita a prendere il premio!!! con la promessa di portare al Cini la bottiglia svuotata!! :) Dopo un minuto arriva El Zane! porca miseria che sorpresa! ha sentito chiamare i net, ha visto me sul palco e poi mi ha raggiunto.. :) il secondo netbiker conosciuto nella mia vita, e il primo con il quale ho fatto strada... :) ha un posto davvero speciale nel mio cuore, e sempre per il discorso di prima perché, anche ora che ha smesso col pc, è sempre una gioia incrociarlo per strada con la sua Dama Bianca....:) La serata è continuata con tutte le donne del gruppo villesse e me sopra delle panchine messe davanti il palco a fare casino e a insultare lo spogliarellista uomo....che le dimensini non contano si, ma lui ce l'aveva trooooppppooo piccolo! e che era meglio se si teneva il cappuccio in testa…. Insomma..un gruppo di bastardissime!! :)) Non abbiamo fatto a tempo a finire di dirci che forse i ns uomini non hanno tutti quei muscoli e gli addominali a tartaruga... ma almeno non sembrano di plastica! che tonybike è salito sul palco e op giù i pantaloni e giravolta per la gioia di noi femminucce di vedere un Uomo di quelli che piacciono a noi seguito immediatamente dal truciul e da omar anche loro saliti sul palco a mostrare il loro culi pelosi!! :))) ci basta così poco per divertirci.... ma quanto ci siamo divertite quella sera!!! hehe... La mattina sveglia all'alba e dopo la colazione con pane burro e marmellata (graziegraziegrazie io le adoro queste cose ai raduni) sotto un caldo terrificante decidiamo di andare a rinfrescarci in frasca a villesse e quindi saluti e baci ai bintars, e affettato e formaggio da dario a villesse! Durante il piccolo viaggio del ritorno ho masturbato il mio cervello sulla domanda: com'è possibile sentirsi così piena e così leggera, sentirsi così viva senza aver fatto nulla?? e anzi, bevendo un sacco, dormendo un casso e facendo una strada ormai senza alberi con l'asfalto a 40 gradi? Questa ve la risparmio però ;) almeno fino alla prossima!!!!! ...tanto...molti di voi hanno già la risposta!!! Baci!
Diana |