05 Luglio 1999 : Simon a Celtica

di Simon

Giovedì mattina mi sveglio alle 9.30 (mi sono preso ferie per due giorni) e comincio a preparare le mie cose, vado a fare gli ultimi controlli alla mia "tata" e sistemato borse e bagagli vado a casa della mia morosa che tra l'altro mi offre il pranzo.

Ore 13.30 partenza direzione OVEST ... imbocchiamo l'autostrada e alla modica velocità di 140 Km ci dirigiamo verso il primo autogrill per il caffè. L'unico fattore che compensa il fatto di prendere l'autostrada sono gli autogrill (penso di averli fatti tutti:-)

Tra tappe e benzina arriviamo a scorgere le montagne della Val D'Aosta a sera inoltrata e l'accoglienza al camping "Monte Bianco" ci ha ritemprato della tirata di 410 Km.

Giovedì sera a sentir raccontare la VERA storia del popolo celtico (lo sapevate che gli uomini celti potevano avere in matrimonio molte donne ... praticamente ogni incontro era per loro un matrimonio: se nasceva un figlio, questi era mantenuto legittimamente da tutto il clan ed erano considerati legittimi a tutti gli effetti! Non esistevano "figli di nessuno" ... mi sembra una bella cosa).

Venerdi mattina ho portato la mia "tata" a 1950 metri s.l.m. al Lago delle Fate ad ascoltare musica d'Arpa Celtica e la voce soprana della Bibiana. Finalmente insieme alla sera arriva la Guinness e comincia la festa; un gruppo di cinque ragazzi iniziano a suonare Cornamuse, Flauti e Arpe e in un attimo siamo trasportati in un mondo surreale dove la visione delle stelle e delle montagne innevate completano il quadro.

Sabato arrivano i nostri amici da Verona e la festa continua. PS Ho anche sfilato per le strade di Courmayer con il Kilt, spada e scudo (appena mi arrivano le foto ve le faccio vedere).

Sabato sera arriva la meritata cena: Zuppa di Farro con i Fagioli, Spezzatino alla Guinness e pane alle noci, da bere, ovviamente, Guinness. Si balla tutta la notte nel bosco e tra una birra e l'altra ho conosciuto almeno ... mmmille persone !!! La Domenica si apre molto tranquilla, mentre io imparo a intagliare e cucire il cuoio, altri imparano a danzare, altri ancora suonano i tamburi mentre alcuni si cimentano in "stonate" canzoni con le cornamuse. PS A mezzanotte di sabato ci saranno state almeno 10.000 persone in un prato attorno ad un falò che ha bruciato per 5 ore intere.

Purtroppo però anche le più belle fiabe giungono al termine e così alle tre del pomeriggio ci rimettiamo in cammino verso Verona.

La festa è finita, ma VIVA la vita, comincia un mondo, un mondo diverso, ma fatto di ... una festa celtica indimenticabile.

Simon