di bbbbionda
Una
pazzia. Davvero.
Eppure
ero sicura che sarebbe stato meraviglioso. Non avevo dubbi quando
alle nove del mattino, accarezzata dal sole ancora tiepido di
Ostia e dopo aver caricato la bestia
mi metto in marcia alla volta di Cafasse,
provincia di Torino dove i Dirty Bikers
avevano organizzato il loro raduno-evento dell'anno! Non
avevo una idea precisa di quanti km separassero Roma
da Torino però sapevo che c'erano gli amici e
sapevo che sarebbe stata una bella storia arrivare fin lì
per passare con loro qualche ora piacevole.
E
così eccomi in marcia, decisa a godermela alla grande
tutta questa strada da fare e sempre di più libera del
mio tempo e delle mie decisioni! Il "dictat" è
stato da subito NIENTE AUTOSTRADA
e quindi determinata a non guardare l'orologio mi incammino
in direzione Aurelia Vecchia, già
predisposta a godere dei magnifici paesaggi che quella strada
può offrire e dei nuovi che avrei sicuramente visto.
Ma
ciò che fin da subito ho notato è stato il saluto
affettuoso ricevuto dalla mia città
è stata
come una carezza quel profumo di brezza marina che mi arrivava
diretto sul viso. Infatti come caricata da quel profumo inaspettato
e così percettibile, decisi di tenere il casco aperto
finché potevo, inforcai gli occhiali da sole e via veloce
!
Ci
misi pochissimo a passare il raccordo Roma-Civitavecchia per
imboccare la Statale
Piena di "guardie ed autovelox"
ma nessun problema per me. Continuavo ad essere concentrata
a percepire i profumi che intensi arrivavano da ogni parte,
quindi la velocità diventava funzione di ciò che
volevo vedere o sentire.
E
mentre percorrevo quella strada sempre più familiare
e godevo dell'odore di grano e di finocchiella
selvatica che mi ricordavano bei giorni di bambina, mi
tornavano alla mente bei ricordi di altri viaggi: il raduno
a Follonica, pieno di amici sole
e di mare o il wkend in solitaria a Marina
di Cecina durante il quale ho sperimentato per la prima
volta la mia tenda anche oltre la sua funzione canonica di "tana-raduno"!
E
nel tragitto mi guardo anche i colleghi su due ruote
siamo
proprio tanti! Ma la cosa bella è che non siamo tutti
uguali: parrà banale, però anche in moto siamo
diversi e non è solo una questione di abbigliamento o
di modello di moto
il nostro modo di viaggiare ci contraddistingue
insomma,
un panorama interessante, come farsi un giro al centro e guardarsi
la gente che passeggia
! E questa serie di considerazioni
mi accompagnarono fino a Genova,
dopo aver superato Livorno e affrontato
il caos dovuto all'interruzione dell'Aurelia per un tratto
Veramente
magnifica la costa in quel punto
non fu facile mantenere
alta l'attenzione in mezzo al traffico quando guardando giù
potevo ammirare facilmente la costa ed il mare infrangersi nel
verde della Liguria
Ero
emozionata quando mi accinsi ad imboccare il raccordo Genova
- Alessandria in direzione Torino
sapevo
che ne avevo già fatta tanta di strada e non ero poi
così lontana! Era arrivata l'ora di una sosta e di una
telefonata all'amico Bobo per sapere
che aria tirava dalle parti di Torino e se avevano già
pronta la mia birra!
Lo
chiamo e nel sottofondo del chiasso della festa lui esordisce
con aria seria: "dove sei!". Non capivo il tono con
il quale mi stava facendo quella domanda-accusa
per cui
rispondo non senza preoccupazione: "Sono in direzione di
Alessandria
perché?" e lui continuava con quel
tono strano: "E come è il tempo lì da te?"
ed io sempre più confusa: "Beh, ora si sta un po'
rabbuiando, però non piove
", un secondo interminabile
di silenzio e lui: "BBBBionda
qui
sta diluviando! Son due ore che piove a catena, siamo
sotto al tendone, il campo è allagato
" In
quel preciso momento mi sono resa conto che il viaggio stava
per prendere un'altra piega
e che io ero completamente
impreparata
chissà, forse avevo sognato di potermi
trasformare in Mary Poppins e tirar fuori dalla mia valigia
tutto ciò che serviva per affrontare il diluvio, ma
niente
di tutto questo. Nella
mia valigia, quella vera, avevo solo ciabattine, asciugamani,
crema solare e costume da bagno! Non sono ancora riuscita a
darmi una risposta su come si possa affrontare un viaggio con
un abbigliamento di scorta del genere
però l'ho
fatto! Davvero non so cosa mi passava nella testa nel momento
in cui ho preparato la borsa
probabilmente ho associato
la libertà ad un'isola ai Caraibi
!
Comunque
non mi persi d'animo e cercai di organizzarmi per difendermi
come potevo dal diluvio universale
provvidenziale a riguardo
fu l'aiuto offertomi di cuore dalla signora
delle pulizie dell'autogrill dove avevo fatto sosta:
mi mise in mano una quantità illimitata di sacchi dell'immondizia,
avendo immediatamente compreso dal tono della mia richiesta
e dagli occhioni disperati quanto fosse per me importante avere
della plastica con la quale proteggermi! E quindi, sotto gli
occhi curiosi e stupiti dei sardo-mobilisti, organizzo due gambali
parapioggia per le gambe e le scarpe e un sacco per il busto
certo
non era proprio un abbigliamento all'ultima moda, però
ero fiduciosa che mi avrebbe aiutata
mi rimisi in viaggio
pronta e tesa all'evento diluvio.
Il
cielo si faceva sempre più cupo e qualche goccia qua
e là faceva capolino tenendomi in tensione continua.
Ma di acqua a catinelle non se ne vedeva
le mie comunicazioni
con Bobo avevano ormai alta frequenza
temporale
Bobo era diventato
il mio colonnello Giuliacci personale!
Riuscii senza danno ad arrivare all'uscita per Torino
e
lì mi attendeva ciò che temevamo
50
km di pioggia a secchi, pioggia che non si vedeva nulla, pioggia
che non capivi se arrivava da sotto o da sopra
pioggia
che ti diceva "lascia stare!". E dopo aver
verificato sotto un ponte che aspettare che passasse era tempo
sprecato, mi accinsi a quell'ultimo tratto pronta anche a infilare
il costume visto che mi sarei bagnata! ! Ma il mio abbigliamento
d'emergenza faceva il proprio dovere, ed arrivai all'ultima
sosta a 20 km da Cafasse quasi asciutta e avendo sorpassato
il nuvolone!
Ero
proprio felice e feci quell'ultimo tratto con la visiera aperta
e godendomi, ancora e ancora, il profumo
di natura bagnata e di erba fresca che offriva l'interland torinese
avevo
i guanti completamente bagnati, le maniche del giubbetto da
strizzare, ma non aveva importanza, ce l'avevo fatta! Svincoli,
uscite, direzioni
arrivare al raduno in proporzione mi
è costato più tempo che tutto il resto del viaggio
però
una vera meraviglia!
Mi
resi conto che quella parte dell'Italia mi era completamente
sconosciuta e quindi anche se feci la parte dell'arrabbiata
con Bobo che con la sua bella Babà mi aspettava all'ingresso,
in realtà non mi era dispiaciuto affatto perderci tempo
fra le stradicciole di paese...infatti avevo ormai definitivamente
tolto il casco, dopo aver verificato che in quei posti tutto
era molto quieto
E
quindi l'arrivo: ogni volta veder esplodere i sorrisi accoglienti
è un lampo di gioia
il Cancer
all'ingresso, Biagio e Leez, Kiara
e Fiona
una vera meraviglia!
Ero rilassata e felice, d'esser arrivata e di esser lì.
Solito rituale: si trova una collocazione, si monta la tenda
e poi ci si accinge ad esplorare il luogo e a vedere dove si
spilla la birra
e a proposito di spillatori, stavolta ce
ne era uno d'onore: ESA, il mio
suggeritore di buoni libri, era lui che volevo tanto conoscere
finalmente, dopo un tempo infinito di messaggi scambiati sul
forum
! Ed
infatti quel sorriso appena mi vide è stato il suo regalo,
insieme con l'abbraccio ed il suo "grazie" proprio
per me!
Un
pomeriggio davvero memorabile quello
eravamo in attesa
del Cini, della Gnikka
e di Purple che stavano in giro
nei dintorni e poi altre felicissime conoscenze: Gaba
e Sonika, un vero mito per me
Finalmente arrivano,
reduci dal freddo di una escursione in montagna e con la Gnikka,
ogni volta più emozionate, un lunghissimo affettuoso
abbraccio
!
Può
cominciare la serata, siamo tantissimi, un gran casino ma restiamo
tutti insieme
si balla, si canta
ci sono anche Alcidex,
Radiazione, Kimiko, ZiaNana, Mos, Explosion, MadMax, Felix con
prole, Wolf (amiciccio
) e Scalpo,
più matto che mai
! Peccato non aver conosciuto
King che invece se ne era già
andato! Il Topper proprio non ce
la fa a tenersi la clavicola a riposo dentro la fasciatura e
a un certo punto molla tutto (clavicola o fasciatura?) per pogare
liberamente
Kiara e Fiona si scatenano al ritmo di buona
musica rock ed è uno spettacolo vederli sbatacchiarsi
l'uno contro l'altro mentre al solito Joshua
(si scrive così vero?) si metteva in mezzo disturbando
chiunque! Non poteva mancare, per scaldare cuori e quei pochi
neuroni rimasti in giro anche il provvidenziale "miscuglio"
della mia mamma che sempre di più riscuote successo e
curiosità fra i Netbikers
ma
che sarà mai? Bobo ed io ce la siamo proprio divertita
la scena di visi in fiamme al primo sorso dell'infuso devastante!!
Ad
un certo punto però mi sento strattonare
è
la Leez che mi prende da una parte con Scalpo e mi dice che
mi deve assolutamente presentare una persona
non capisco,
ma la seguo
mi portano al banco e mi presentano uno dei
Dirty
accidenti non ricordo il suo nome però ricordo
che mi guardò e disse: "ah, ecco, tu sei la bionda
ce
l'hai la tenda?" cominciai a preoccuparmi, Leez e Scalpo
sorridevano
cominciai ad immaginare "iniziazioni"
strane, non sapevo che pensare e mi aggrappai immediatamente
ad Alcidex che sopraggiunse in quel momento chiedendogli di
non lasciarmi nemmeno un secondo da sola! Mah, che situazione
strana
comunque via ancora feste e balli
tante foto
insieme (mai come stavolta!) fino al momento dei festeggiamenti
di rito. Come sempre cominciarono a susseguirsi sul palco i
gruppi nominati e premiati per l'amicizia e la presenza finché
a sorpresa
il mio nome! Azz
che emozione! Ero
imbarazzata da matti
io che la moto e i miei viaggi sempre
più spesso li vivo da sola, mi ritrovavo di fronte agli
amici che mi ringraziavano in quel modo così eclatante
del mio semplicemente "essere ciò che sono"!
Volevo scomparire, sono timida, lo ammetto
poco abituata
alle attenzioni
ma ero commossa, profondamente e veramente
commossa
niente mi poteva colpire di più. Presi
la targa con annesso mazzolino di fiori (da femminuccia
!),
girava la testa ma ero felice e ancora di più quando
poi tutti insieme siamo saliti noi Netbikers sul palco per esser
premiati ancora!
BelloBelloBello
che
altro dire? La conclusione della serata manco a dirlo è
stato il repertorio delle canzoni demenziali di Elio e Le Storie
Tese cantato a squarciagola dal Rad, Kiara, Fiona, Bobo mentre
e Explo e MadMax si leccavano l'un l'altro
maionese da dosso
che strana scena!
Degna
conclusione di una bella festa. Ma la stanchezza non aspetta
e mi resi conto che poche ore e mi dovevo mettere di nuovo in
sella per tornare a casa
Eppure
ero serena, niente mi avrebbe spaventata e dopo una notte di
sonno (nonostante il Rad-bastardissimo mi cantasse SOPRA LA
TENDA), tornai a casa, godendo ancora di più di ciò
che stavo portando indietro con me: sorrisi, occhi luminosi
e caldi abbracci amichevoli
tanti amici, splendidi i Dirty
Bikers, di sicuro di qualcuno avrò dimenticato il nome
nell'elenco (scusate!), ma non nel cuore.
Un
ritorno fatto di strade sbagliate, di paesetti incrociati, di
stanchezza e pensieri
ma con quella targa nel bauletto
che da lì non ho ancora tolto, perché anche quella
targa ha il suo profumo
e immagino che finché la
tengo chiusa lì non disperderò nell'aria e nel
tempo l'intensità delle emozioni che la accompagnano
!
Laura
(bbbbionda)