19-22 Ottobre 2001 : ll raduno HOG in Messico

di Marco Lotito

Partenza il 19 ottobre da Roma: 12 ore di volo e sono a Cancun.

Un'altra oretta e mi ritrovo a Playa del Carmen, la mia seconda (?) patria. Quasi non c'è tempo per salutare gli amici, giusto un saluto veloce a mio fratello e poi di corsa a verificare la disponibilità dei voli. Amara sorpresa: ancora una volta le informazioni delle agenzie contattate in Italia erano inesatte: il volo costa il doppio del previsto e peggio ancora non c'è posto!! Potevo mai rinunciare a un progetto così a lungo desiderato? Già la scarsa adesione dei bikers italiani (scarsa.. sarebbe meglio dire nulla!, parole a parte) aveva messo a dura prova il mio entusiasmo.

Una soluzione doveva esserci, ed era .. il sacrificio. Ossia 28 ore di pullman attraversando il Messico sino alla mitica Oaxaca. E vabbè, meglio che perdere l'occasione, e poi là per lo meno mi aspettavano gli hermanos di Città del Messico.. Dunque vada per le 28 ore (che potremmo tranquillamente sommare alle 12 dell'aereo, visto che erano separate da 6 misere orette). Prima di partire incontro un amico italiano con la ragazza di nome Elettra: è il "segno" di cui avevo bisogno (ci si attacca proprio a tutto in certi momenti..).

Non so se avete presente cosa siano 28 ore di pullman messicano, con l'aria condizionata a 7 sotto zero e le curve che caratterizzano strade improbabili.

La luce rossa del cruscotto che indica l'eccesso di velocità si accende di continuo emettendo un fastidioso beep a cui nessuno fa più caso.. nessuno meno io, che tra l'altro sono in terza fila e giusto sotto il monitor che trasmette a ciclo continuo films di Van Damme e Schwarzenegger, mentre il mio vicino sputa a ripetizione per terra e legge fumetti quasi hard ridendo come un matto.

Vorrei dimenticare questo viaggio che non è stato per niente interessante e divertente, ma credo che rimarrò con l'incubo del viaggio in pullman e i calli sul sedere ancora per un lungo tempo!

Fatto sta che, per farla breve, arriviamo nella notte a Oaxaca. Non ho idea di dove sia il centro e subito chiedo a un taxista di accompagnarmi a una posada super economica: mi ritrovo esattamente come richiesto nel sottoscala di un tugurio: 50 pesos (circa 12.000) a patto che me ne vada prima che rientri il padrone. Affare fatto. Poso lo zaino e vado a sgranchirmi le gambe. A quanto pare sono finito in una zona piuttosto losca, tra prostitute e ronde di polizia, ma in lontananza appena coperto dalla musica di una farmacia notturna sento il rombo di un paio di moto e mi rassereno. Per lo meno domani ci sarà da divertirsi. Un hot dog .. o meglio un perro caliente all'angolo e dritto a letto a sfruttare le ore a disposizione.

20.ottobre: E' QUI LA FESTA? Al mattino presto lascio la posada con lo zaino in spalla e raggiungo la piazza principale (Zocalo) dove avrà luogo lo show.

Mentre mi concedo una ricca colazione a base di fagioli e uova strapazzate alla messicana, osservo la piazza: c'è un certo fermento in giro, e la mia bandana HD e tutto il resto (ovviamente HD, maglietta Americana Roma compresa) mi fa guadagnare immeritatamente la simpatia di bambini e meno giovani che sono ben felici di ospitare un evento del genere.

Credo sia chiaro a tutti che un meeting HD è un'occasione pacifica e divertente per chiunque ne venga coinvolto, tanto più se si tratta di HOG, ma siamo in una città coloniale e interna del Messico e direi che la maggior parte degli abitanti non ha mai visto un HD, figuriamoci alcune migliaia! Mi metto alla ricerca di Gerardo, l'amico di tattoomaniastudio di Città del Messico col quale ho appuntamento. Tutti lo conoscono ma nessuno lo trova... meglio fare un giro con gli altri (Cara dura, Vikingo (non manca mai), Bruno ..e compagnia "bella").

Mi allontano di poche decine di metri dallo Zocalo e sento inconfondibile il rombo di alcune decine di moto in arrivo. E' la carovana che scorta Willie G Davidson, con tanto di bandiere americane e pick up ufficiale Ford-HD limited edition al seguito.

Niente male come flash, cominciamo a ingranare... Torno verso la piazza e ci ritroviamo col nostro amico, che mi racconta che il buon WGD è arrivato con aereo privato .. non mi stupisco.. adesso è li che firma autografi accompagnato dalla moglie-mummia-liftata, pochi amici e scortato a vista da poliziotti messicani molto poco socievoli...

Assistiamo allo show della pattuglia acrobatica della polizia di Città del Messico, che a cavallo di "miracolose" HD Pan e Shovel ci diverte tra piramidi umane, salti e scherzetti vari.. molto applauditi e molto graditi anche dai bambini, che certo sogneranno a lungo una moto bassa e rumorosa come quelle appena viste all'opera.

Dopo lo show ci uniamo alla carovana per una sfilata nella bella zona universitaria (solitamente pedonale), per poi raggiungere il grande piazzale panoramico dove passeremo il resto della giornata tra bike show, bike wash, giochi vari, premiazioni, shopping, musica,conferenza stampa, presentazione dei modelli 2001 e ovviamente una grande, grandissima abbuffata di gastronomia locale annaffiata dall'ottimo mezcal.

Per descrivere meglio queste cose esistono le foto, che non fanno onore al disordine generale e polveroso che ha caratterizzato la giornata: ma provate voi a mettere a fuoco meglio di me anche solo dopo due mezcal (e certo non mi sono fermato al secondo..).

In serata il "rompete le righe" è stato in realtà un invito a ritrovarsi tutti ancora nella piazza principale, dove il rituale del vedere ed essere visti è stato celebrato come sempre con abilità da bikers, bikes, belle chicas (la zona è "ben fornita") e qualche deficiente di troppo che pensava di non essere abbastanza vistoso col suo giubbotto di pelle pieno di toppe comprate chissà dove. Ma va bene così, chiudiamo in bellezza con un brindisi non so dirvi a che ora e torno ad occupare il mio sottoscala..

21.ottobre: la "cruda" da mezcal è dura da superare. L'unico sistema è berne ancora un pò fino ad uscirne, ma proprio non me la sento, e mi metto in piedi con una doccia fredda (solo perchè non c'era l'acqua calda...). Solita colazione, solito posto. Oggi la giornata prevede le escursioni.

Scelgo con gli amici quella al sito di Monte Alban, il più attrattivo e completo. Vi assicuro che vale la pena, non è forse il momento migliore per parlarne, ma i messicani erano a mio avviso di ben'altra pasta rispetto a quelli che al giorno d'oggi immaginiamo fannulloni a riposare su un'amaca...

Note archeologiche omesse non mi rimane che pensare, mentre la giornata si conclude con le partenze, che ancora una volta si è dimostrato che il mondo dei bikers è un mondo aperto a tutti, belli o brutti, ricchi o poveri, e che in mezzo a questo mondo è possibile trovare persone speciali (come gli amici dei chapters Mexico DF, Guadalajara e Monterrey o Il Cini che mi ha appoggiato dalle pagine di Netbikers, Marmorata Motor Market di Roma e Geronimo's di Marino) .... Meditate gente meditate e la prossima volta venite, non esitate!!!

22.ottobre: è il momento del rientro, vado verso il Caribe con moooolta cama: salgo sull'ennesimo bus per raggiungere la Costa del Pacifico, dove tra pochi giorni passerà la mitica CARRERA PANAMERICANA e già si vedono circolare i primi bolidi in trasferimento, 6000 cc d'epoca guidati da pazzi alcoolizzati che girano con la mapap dei peggiori bar del Messico.

Aspetto il loro passaggio sulla baia di San Agustinillo, vicino Zipolite, mentre aiuto Adam, dj inglese con moglie e figlio messicano a costruire il classico chiosco sulla spiaggia, in compagnia di una coppia di cileni, un gruppeto di freackettoni messicani, due inglesi che stanno facendo il giro del mondo da 6 mesi e un latino scappato (e ricercato) da una gang di Miami.

Il Messico non è come lo immagini: è molto molto di più!

Marco

marco@vadoinmessico.com

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