Vacanze a Sorpresa - Vienna e Praga

di Filippo Bikerbeast

All’inizio dell’estate sembrava che mi toccassero delle ferie lavorative, cioè aiutare Francesca a fare trasloco, poi un giorno torna a casa per il pranzo ed ecco la prima sorpresa; tutta soddisfatta mi dice: “Ho trovato da vendere! Domani firmo il preliminare.” Questo stava a significare solo una cosa: niente trasloco e 10 giorni di ferie per andare dove ci pare.

Dopo alcuni giorni a scrutare lo stradario e fare conti dei km arriva la decisione: “Facciamo Vienna e Praga.” Agosto passa lento quando tutti sono via e tu sei a lavorare e aspetti solo che loro rientrino per tagliare la corda, ma infine il giorno arriva e si parte prima tappa: TARVISIO.

Arriviamo in Carnia già nel primo pomeriggio e ne approfittiamo per fare un giro nei paesi e nei posti che mi hanno visto milite (Gemona, Venzone, Tolmezzo, etc.). A Tarvisio, dopo una bella passeggiata panoramica sulla statale, troviamo un bel alberghetto in stile e li ci fermiamo per la notte.

Belli riposati e rifocillati ripartiamo destinazione VIENNA. Appena entrati in territorio austriaco una piacevole sorpresa, qui la benzina costa meno (scusate non lo sapevo ? ) e così partiamo, col pieno fatto e il portafoglio un po’ meno leggero, incamminandoci sulle statali asburgiche per gustarci al meglio i meravigliosi paesaggi che questo stato propone.

Nell’attraversare valli, laghi e passi incrociamo (e salutiamo? ) tantissimi bikers che si dirigono all’European Bike Week visto che quest’anno si svolge nei paraggi. Nel primo pomeriggio facciamo una sosta mordi e fuggi a Graz per dare uno sguardo a questa ridente cittadina. In serata arriviamo a Vienna e costatiamo che l’efficienza germanica va a farsi benedire appena entriamo nel centro caotico della capitale e non senza fatica troviamo l’hotel.

L’indomani è domenica e avendo deciso di soggiornare a Vienna alcuni giorni decidiamo di dedicarci alla memoria e facciamo rotta verso il paese di Mauthausen dove si trova uno dei meno noti ma più terribili campi di sterminio nazisti della II guerra mondiale. Ormai sul posto è rimasto poco, ma con la ricostruzione della guida che non si è risparmiato nella ricostruzione della vita del campo, l’atmosfera si fa greve ed è come se ti mettessero un macinio sullo stomaco quando penso a quanto può essere razionale e sconfinata la follia dell’uomo.

Ne usciamo scossi e un po’ più istruiti e decidiamo che comunque è ora di mangiare un boccone; terminato c’inviamo verso Vienna e qui arriva la sorpresa più brutta, un rumore secco seguiti da un cigolio continuo esce dalla ruota posteriore. Ci feriamo ad una stazione di servizio dove un gruppo di camionisti Bulgari (se non ci fossero loro!) mi aiutano a controllare e scopro che si è rotto uno dei cuscinetti che sostiene il mozzo della ruota posteriore.

Più pensieri s’affollano nella mente, intervallati dalle bestemmie che volano , comunque la soluzione più logica e che adottiamo è quella di rientrare a Vienna e cercare un meccanico ufficiale l’indomani.

Il ritorno è senza fine: 120 Km da percorrere ai 20 all’ora con la ruota dietro che piange ad ogni minimo movimento della strada, in compenso dopo 10 km incomincia a piovere e ci seguirà per le 8 ore che ci occorrono per tornare all’albergo. Il giorno dopo trovo il meccanico e in uno stentato inglese da entrambi le parti ci capiamo e per mia fortuna ha i pezzi che servono e me li monta prima delle 15.00, così abbiamo tutto il tempo di riposarci e visitare la città.

Lasciamo Vienna col rammarico di averla vista un po’ in fretta e ci dirigiamo verso PRAGA, arrivati al confine con la Repubblica Ceca e qui scopro altre belle sorprese: l’autostrada per le moto è gratis, la birra praticamente è gratis (bottiglietta da 0,33 a 1€) ed è pieno di gnocca. Visitiamo Praga e ci rendiamo conto della sua doppia identità: quella storica dei suoi edifici sospesa tra Barocco e Gotico e quella quotidiana proiettata verso il futuro e la modernizzazione, stagnante da anni d’imposizioni filo-comuniste.

Prima di rientrare in Italia e scrivere così la parola fine sulle nostre vacanze ci fermiamo a dormire a Monaco. Qui visitiamo il centro storico con gli edifici in classico stile Bavarese e il parco dove da lì a giorni (si vede dalla frenesia per i preparativi) si terrà l’ennesimo bagno di birra: L’OktoberFest!

Che dire di più, 2500Km: Bei Posti, Belle strade, Bei paesaggi……….

Buona Birra!!!!!