× La preparazione della moto (Tommy) ×

PREPARAZIONE DELLA DUE RUOTE IN RELAZIONE ALLA PORTATA DEL VIAGGIO (TEMPO, DESTINAZIONE, KILOMETRAGGIO, ETC.).

Affrontiamo l' argomento, con il massimo rispetto per tutte le tipologie di moto e di mototuristi.

Più avanti potrò approfondire alcuni aspetti particolari legati a moto che conosco bene (Vespe, vecchie giapponesi monocilindriche, Moto Guzzi, BMW, etc), ma per il momento mi limito a considerazioni di carattere generale valide per ogni tipo di moto.

Una attenta valutazione dei fattori durata-destinazione-kilometraggio è molto importante perché durante il viaggio potremmo avere bisogno di ricambi e/o interventi sulla moto; dobbiamo sapere se ciò che ci potra servire sarà reperibile sul posto o se sarà più conveniente portarcelo da casa.

In caso di viaggi in ambito europeo il problema non dovrebbe sussistere, ma se intendiamo andare in paesi extra CEE sarà meglio informarci bene preventivamente su disponibilità e costi dei materiali e sulla localizzazione dei meccanici adatti alla nostra moto.

Un altro aspetto fondamentale riguarda l’equipaggio (siamo da soli o in due sulla moto?) e la quantità di bagagli che ci portiamo dietro; se il viaggio è di qualche settimana, dovremo ridurre drasticamente quello che saremmo propensi a caricare; innanzitutto per riuscire a farcelo stare alla partenza, ma anche perché un minimo di spazio in più ci potrà tornare utile per caricare qualcosa durante il viaggio.

La distribuzione dei pesi e degli ingombri sulla moto deve essere fatta in maniera estremamente equilibrata perché fare migliaia di km con una moto che “sbacchetta” o che “tocca” ad ogni asperità del terreno può diventare una tortura.

Se la nostra moto è dotata di borse laterali e baulotto rigido, le cose sono un po’ più semplici, visto che gli attacchi dovrebbero essere originali e quindi studiati apposta per la nostra moto; cerchiamo di non esagerare con il sovraccarico delle borse… un po’ è tollerabile ma troppo potrebbe costringerci a riparazioni difficili e precarie per il proseguimento.

Nel caso in cui le borse (rigide o flosce) siano attaccate o appoggiate a supporti di tipo artigianale facciamo bene attenzione alla solidità di questi ultimi e ad eventuali punti di contatto tra le borse e la ruota, le marmitte, gli ammortizzatori, etc; naturalmente queste verifiche vanno fatte a borse piene.

La borsa da serbatoio è un ottima soluzione per le moto con uno stile di guida non troppo accovacciato, nonostante in giro per l’europa abbia visto mototuristi con moto stradali con il mento letteralmente immerso nella borsa da serbatoio; un ulteriore vantaggio della borsa da serbatoio sta nella possibilità di avere sempre “a vista” la mappa della zona che stiamo percorrendo.

Per quanto riguarda le tipologie di borse da serbatoio, le due macrocategorie sono quelle “magnetiche” e quelle “a cinghie”:

  • borse magnetiche – prima di provarle ero un po’ scettico, ora non le lascerei più… si installano e si staccano in un attimo, non si muovono né sugli sterrati né ad alte velocità, nella maggior parte dei casi possono essere trasportate sia con la maniglia sia a “zainetto”; l’unica accortezza da avere sta nel controllare che i magneti siano ben puliti prima di fissarli al serbatoio, pena rigature dello stesso;
  • borse a cinghie – esistono nella versione da allacciare ogni volta al serbatoio, fortemente sconsigliate perché fanno letteralmente impazzire ad ogni operazione e nella versione nella quale la base rimane allacciata fissa al serbatoio mentre la borsa vera e propria viene fissata alla base mediante cerniera e/o bottoni automatici.

Restano infine gli ultimi bagagli che, per ingombro o esigenza di disponibilità veloce, vengono fissati esternamente sulle borse, sul bauletto o sul portapacchi, sul manubrio, etc.

Fermo restando il principio della corretta distribuzione dei carichi, il fissaggio dei bagagli alla moto è un’aspetto da non prendere assolutamente alla leggera. Un carico che durante il viaggio dovesse allentarsi e spostarsi potrebbe sbilanciarci in curva o cadere provocando una situazione di rischio per chi ci segue.

Personalmente mi trovo bene con l’abbinamento elastici e cinghie; come elastici preferisco quelli tradizionali con gancio metallico e protezione sulla punta; ce ne sono di diverse dimensioni e lunghezze…conviene sceglierli belli spessi e robusti, in modo che non si “snervino” dopo pochi giorni di utilizzo e di diverse lunghezze. Vanno tesi bene fin dal primo giro… tenderli alla fine comporta un allentamento durante il viaggio e conseguente rischio di caduta del carico.

Attenzione agli occhi – presto o tardi capita a tutti di ricevere l’estremità di un elastico in faccia ed è meglio poterlo raccontare con entrambi gli occhi al loro posto.

Per quanto riguarda le cinghie, vanno benissimo quelle con il blocco metallico semplice; quelle a cricco sono più adatte a camion e furgoni che alle moto; ne esistono con cricchetti più piccoli ma sono decisamente poco robuste.

A presto

Tommy