di
Antonio
Durata del viaggio: 7 giorni, dal 15 al 22
Agosto 2005
Km percorsi: 1700 circa di cui 140 km di pista (sterrato e sabbia)
Itinerario: Palermo - Trapani - Tunisi - Sfax - Gabes - Douz
- Ksar Ghilene - Douz - Matmata - Kairouan - Tunisi . Trapani
- Palermo
Partiamo il 15 mattina da Palermo destinazione
il porto di Trapani dove ci aspetta la nave per Tunisi, le operazioni
doganali (controllo passaporto e biglietto) devo dire che durano
parecchio, infatti la partenza che era prevista per le 11:00
è slittata alle 14:30 circa!!
Dopo la traversata in nave molto stancante
con nessun tipo di comfort arriviamo a Tunisi verso le 23:00
e dopo le stressanti operazioni doganali dei poliziotti tunisini
riusciamo ad essere finalmente liberi! Visto la tarda ora cerchiamo
un posto dove poter passare la notte, chiediamo ad un ragazzo
tunisino in moto che era sceso dalla nostra stessa nave e si
offre subito di ospitarci a casa sua. Arrivati a casa troviamo
tutta la famiglia che ci accoglie come fossimo dei parenti,
ci fanno entrare le moto dentro casa e si sacrificano a dormire
per terra pur di offrirci i loro letti!
Questa è solo il primo episodio di grande
ospitalità e generosità del popolo tunisino!!!
Al mattino ci alziamo di buon ora e troviamo pronta una colazione
veramente squisita che ci dà la carica per affrontare
la lunga giornata "on the road" che ci aspetta.
Da Tunisi percorriamo l' unico pezzo di autostrada
che c' è, quello che va da Tunisi a Sousse, continuiamo
per la statale direzione Sfax, ma comunque la maggior parte
delle strade statali sono molto buone, si percorrono benissimo
anche ad una media di 110, 120 Km/h. Lo spettacolo che si vede
ai bordi di queste strade è pittoresco, quasi indescrivibile,
si incontrano bambini che galoppano in sella a dei somari, scene
di pastori che lavorano le pelli delle pecore o capre appena
scannate, piccoli villaggi pieni di colori.
Arriviamo giusto ad ora di pranzo a Sfax, il
caldo inizia a diventare abbastanza pesante, pranziamo con del
bel pesce fresco in un ristorante pagando quanto avremmo pagato
un panino in Italia! Passiamo le ore più calde del primo
pomeriggio girovagando per la cittadina e chiaccherando con
dei ragazzini che nel frattempo si erano radunati attorno alle
moto! La sera ci troviamo già a Gabes, ci sistemiamo
in un campeggio dove gli unici ospiti siamo noi ed una coppia
di fuoristradisti torinesi, paghiamo in tutto 10 Dinari circa
(1,00 € = !,60 Dinari).
Facciamo un giro per il paese e incontriamo
un ragazzo che ci porta in un locale per offrirci da bere, passiamo
una serata piacevole parlando del più e del meno, religione,
politica e del nostro viaggio, ci dice che il padre aveva un
negozio di tappeti a Douz e che lo avrebbe avvertito che noi
il giorno successivo saremmo stati da lui. Così la mattina
successiva ci mettiamo in marcia verso Douz, e qui iniziano
le strade desertiche e affascinanti, strade rettilinee per centinaia
di kilometri dove ai lati puoi incontrare solo qualche cammello
o dromedario, li percorriamo pieni di emozione sentendoci come
in un film!
Arrivati a Douz nella tarda mattinata troviamo
il negozio di tappeti che ci aveva indicato il ragazzo di Gabes
e ilpadre ci accoglie offrendoci qualche tazza di tea.
Finalmente siamo al sud, alle porte del deserto,
qui il caldo è davvero insopportabile e passiamo il pomeriggio
gironzolando per le strade del mercato, fra odori, colori, sapori...
poi si va a vedere da vicino i cammelli!
L' indomani mattina prima di partire per Ksar
Ghilene facciamo un giro per il surreale mercato degli animali.
Ci prepariamo per quella che sarà la tappa più
dura del nostro viaggio ma forse la più bella. Si offre
di accompagnarci una ragazzo del posto che ci dice di avere
suo fratello che lavora a Ksar Ghilene, cerchiamo di dissuaderlo
e di convincerlo che con quella strada sul mio sellino posteriore
avrebbe solo sofferto, non ci riusciamo ed eccolo con noi sullo
stradone polveroso che và da Douz a Matmata, dopo 70
kilometri di questa strada deserta, polverosa ma abbastanza
scorrevole ci troviamo a deviare a destra e imboccare la pista
di 70 km che ci porterà a Ksar Ghilene, qui inizia la
sofferenza, la pista è veramente messa male, sterrato
con tanti piccoli dossi distanti circa 30cm l'uno dall'altro
che provocano il cosiddetto "effetto frullatore",
a tratti è piena di sabbia e le nostre moto fanno fatica
ad andare avanti,è difficile rimanere in piedi!
Dopo una trentina di kilometri ci fermiamo
al famoso "Cafè Bir Soltane", tappa fissa per
chi va a Ksar. Dopo aver preso qualcosa di fresco ripartiamo,
la velocità è molto bassa, non più di 10
, 15 Km/h e la strada va peggiorando diventando sempre più
piena di sabbia.
Le moto si insabbiano continuamente e la moto
di Geppetto ha avuto un piccolo problema elettrico, decidiamo
che non si può operare sotto il sole cocente( 54°C)
e con una corda traino Geppetto e la sua moto ritornando indietro
di qualche kilometro al Cafè Bir Soltane.
Mi appisolo un pò sdraiato sui tappeti
mentre Geppetto risolve il problema. E' da poco passato mezzo
giorno e rimetterci in moto sotto quel sole sarebbe un suicidio
quindi rimaniamo bloccati altre 4 ore al Cafè. Riprendiamo
la nostra marcia che diventa sempre più faticosa, il
caldo è insopportabile, la stanchezza ci assale e far
stare la moto in equilibrio è quasi impossibile, per
la strada ci raggiunge un motociclista italiano che si allena
per la Parigi-Dakar che guarda le nostre moto e ci dice: "Con
quelle lì non ci arrivate a Ksar Ghilene"
Ci saluta e riprende a sfrecciare su quella
pista come fosse in autostrada. Ci fermiamo quasi ogni centinaio
di metri, siamo sfiniti, disidratati, scoraggiati... per fortuna
è una pista abbastanza trafficata dai fuoristrada delle
agenzie che portano in giro i gruppi di turisti e ne fermiamo
qualcuno per farci dare dell' acqua fresca. Gli ultimi 13 kilometri
che portano a Ksar Ghilene sono asfaltati e stiamo quasi per
arrivarci.
Finalmente vediamo l'inizio dell'asfalto che
ci appare come un miraggio, la sensazione è difficile
da esternare, abbiamo quasi le lacrime agli occhi e arrivati
sul primo pezzo di asfalto ci fermiamo e troviamo ad accoglierci
un gruppo di turisti italiani che, vedendoci si erano fermati
ad aspettarci per farci i complimenti, l'emozione confusa alla
soddisfazione è stata enorme! Finalmente Ksar Ghilene,
un'oasi a cento kilomentri nel deserto, ci rilassiamo un pò
alla sorgente d' acqua, mangiamo e scherziamo con il ragazzo
di Douz che ci ha accompagnato e suo fratello, dormiamo nella
tenda dei beduini. Il paesaggio è sublime, siamo praticamente
in mezzo al deserto, vedi distese di sabbia tutt'attorno ad
una piccola oasi con una sorgente e delle palme, cose avevo
visto solo nei films!
Nella tarda mattinata ripercorriamo nel senso
opposto la strada del giorno prima. Siamo così di nuovo
a Douz! Passata un'altra notte a Douz iniziamo a risalire pian
piano la Tunisia, E' la volta di Matmata, famosa per le case
troglodita scavate nel terreno e per il set di Star Wars, ma
dopo aver fatto un giro per il paese hai già visto tutto
quindi è inutile rimanere ancora. Dopo pranzo ci mettiamo
sulle moto verso Kairouan, Troviamo un albergo che con dieci
dinari a testa ci offre una camera,colazione e parcheggio per
le moto, abbiamo fatto un giro per il centro storico, ci siamo
intrufolati in una festa di matrimonio e stanchi siamo andati
a letto.
Al mattino di nuovo in moto verso tunisi dove
ci aspetta il ragazzo che ci ha ospitato la prima sera. A casa
sua la madre ci fa trovare un bel cous cous da leccarsi i baffi,
passiamo la sera in giro per Tunisi, ma dopo esseri stati in
paesi come Douz, non ci colpisce molto, una metropoli come tante
altre!
Al mattino salutiamo il nostro amico e la
sua famiglia e andiamo a visitare Cartagine, bella la città
antica di cui ne avevo sentito parlare sempre a scuola! Beh
sui nostri volti un pò di tristezza perchè siamo
giunti al termine del nostro viaggio, tristezza che si confonde
con la stanchezza, con quei profumi, odori, colori, sapori e
quelle sensazioni che vorresti condividere con altri, ma ci
provi e non riesci a tirarle completamente fuori perchè
ti rimangono dentro, e li custodisci lì dentro di te!!!
Antonio detto Guzzino e Antonio alias Geppetto
, Palermo