di
Pedar |
Giretto così tanto
per scaldare le gomme ! |
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4
Agosto Milano Malpensa - Teheran Mehrabad |
Il 4 Agosto partiamo da Milano
Malpensa con destinazione Teheran
Mehrabad su volo Iran Air e dopo 6 ore di volo arriviamo
nella capitale iraniana. |
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Dopo le formalità doganali prendiamo
possesso delle nostre camere nell' Hotel Heghelab al 15° piano. |
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Questo è uno degli innumerevoli murales
per stimolare lo spirito patriottico del sacrificio ( martiri
). |
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5
Agosto Teheran |
Museo nazionale.
Siamo anche stati al museo dei gioielli della corona nel caveau
della banca nazionale, ma non era consentito effettuare fotografie.. |
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Affrontiamo nuovamente il
traffico caotico di Teheran per andare a visitare il mercato
coperto. |
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Il mercato coperto.
All' interno un formicaio immenso di persone ... un viavai
frenetico ... profumi ... odori ... suoni ... musiche ... colori
... |
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Visita al palazzo dello (
ex ) Scià di Persia. |
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Questa sala è veramente spettacolare,
è tutta ricoperta di cristalli e specchi ( in restauro ). |
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6
e 7 Agosto Teheran |
Giornate "perse" per le pratiche
doganali relative allo sdoganamento delle moto ! |
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8
Agosto Teheran |
Siamo nuovamente in dogana per recuperare
finalmente le moto ed iniziare il viaggio verso Samarcanda. |
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Ecco cosa intendo quando parlo di "inscatolare
l' Africana" : |
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Verso le 3 del pomeriggio
recuperiamo le moto e ci approntiamo a partire alla volta di
Mashhad ( più di 800 Km ! ) dove
passeremo la notte e l' indomani passeremo la frontiera con
il Turkmenistan a Sharaks
( altri 200 Km ). |
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Ci è impossibile raggiungere
direttamente Mashhad e visto la tarda
ora facciamo una tappa intermedia, anche perchè siamo sfiniti
a causa della temperatura che ha raggiunto i 50°, ripartiremo
verso le 4 di mattina con destinazione Sharaks. |
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9
Agosto Sahraks |
Partiamo la mattina presitissimo
( o la nottata tardissimo ) , sono le 4 del mattino, con destinazione
Sahraks dove affronteremo la dogana
con il Turkmenistan. |
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Le immancabili code dal benzinaio perchè
in Iran la benzina è stata razionata.
Per fare rifornimento vengono vendute delle tessere ( smart-card
) "a scalare" in tagli da 100 e 300 litri con cui non è possibile
effettuare più di 3 rifornimenti giornalieri. |
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Tutti ( BMW R1200GS, BMW R1200RT,
Honda Africa Twin e KTM LC8 ) abbiamo fatto rifonimento dalla
stessa pompa ma ... il "carotone" si ferma perchè è troppo skizzinoso
e non gli piace la benzina iraniana ... troppo pochi ottani e
forse un po' annacquata. |
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Viene portato a riparare e
noi proseguiamo verso la frontiera perchè alle 11 del mattino
chiude i battenti e rischiamo di non uscire dall' Iran e di conseguenza
non entrare in Turkmenistan. |
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Tra mille peripezie riusciamo
ad essere alla dogana di Sahraks in
tempo utile.
Faccio tutte le pratiche per l' uscita, timbri sui passaporti,
timbri sui Carnet de Passage, cartacce varie , ecc...
Usciamo dall' Iran, attraversiamo la
"terra di nessuno" ( i due border non sono proprio
confinanti ) e dopo un paio di chilometri entriamo in Turkmenistan.
Sorpresa : veniamo RESPINTI perchè siamo senza
il visto.
Effettivamente siamo senza visto perchè in Italia non esiste
ne ambasciata ne tantomeno il consolato turkmeno ( il più vicino
è in Francia a Parigi ) per cui ci siamo fatti fare la classica
"lettera di invito" da parte del ministero del turismo turkmeno
con la quale è possibile ottenere il visto di ingresso direttamente
in forntiera.
Il "picoolo dettaglio trascurabile" sta nel fatto che
la frontiera di Saharks non è attrezzata per rilasciare i visti
di ingresso ( infatti assomiglia più ad un pollaio che ad una
dogana ) per cui abbiamo dovuto rinunciare e tornare indietro
in Iran !
Riattraversiamo la "terra di nessuno" e rientriamo in Iran, qui
ci facciamo annullare il timbro di uscita sul visto iraniano (
è un doppio visto per 2 ingressi e 2 uscite ) e rifacciamo tutta
la trafile per re-importare le moto.
Presi dallo sconforto e dalla stanchezza ( siamo in piedi dalla
mattina alle 4 ) troviamo rifugio in un albergo in costruzione
a due passi dalla dogana.
Qui decidiamo le sorti del nostro viaggio.
Dato che siamo senza il visto di ingresso ed il tempo stringe,
abbiamo due opzioni, la prima è quella di rinunciare a Samarcanda
e girare in Iran, magari sul Mar Caspio,
e l' altra è quella di riprovare alla frontiera di Bajiran
800 Km più a nord ed entrare in Turkmenistan da Asgabat.
In serata veniamo raggiunti anche dal cartone ( che si era fermato
per "problemi tecnici" ) e tutti insieme decidiamo di provare
ad entrare in Turkmenistan da Bajiran all' indomani. |
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10 Agosto
Sahraks - Bajiran |
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Dobbiamo fermarci in un paesino
disperso sull' altopiano verso Bajiran perchè
la nostra guida ha finito la benzina !
Qui la benzina non si trova neanche di contrabbando, per cui
risolviamo noi la situazione avendo una tanica per le emergenze
con 10 litri di benzina , per cui essendo in emergenza la usiamo
e proseguiamo. |
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In serata arriviamo a Bajiran
e soggiorniamo nell' unico "hotel" disponibile, minimalista
ma essenziale e discretamente pulito. |
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Suscitiamo anche un certo interesse
sulla popolazione locale. |
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Questa è la reception. |
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La cucina. |
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I Bagni. |
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La hall. |
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Effettivamente sono un po' stravolto. |
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Dietro queste
alture c'è il Turkmenistan che ci aspetta. |
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11 Agosto
Bajiran ( Iran ) - Mary ( Turkmenistan ) |
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In mattinata otteniamo il visto
ed entriamo in Turkmenistan. |
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Sbrigiamo le varie pratiche,
permesso di immigrazione, visto di transito ( con percorso obbligato
), assicurazione, valuta ... |
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Asgabat : Capitale
del Turkmenistan.
Architetturalmente molto bella e merita di essere visitata in
maniera più approfondita. |
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Dopo la sosta per la cena,
noto che la mia Africa denuncia un "piccolo" inconveniente
: fatica a rimanere accesa al minimo, si sentre uno strano e sinistro
picchiettare metallico provenire dal cilindro anteriore e sembra
andare con il solo cilindro posteriore. Ma l' Africa va anche
con un cilindro solo !
Piuttosto preoccupato per i brutti, ma proprio brutti brutti brutti,
sintomi dell' Africa , dato che ero quasi senza olio ed abbiamo
fatto tutto il viaggio con velocità da Rally Marathon nella mente
mi frullavano i pensieri più disfattisti : ho fuso ?!?!? sarà mica
partita una valvola ?!?! ho bucato un pistone ?!?!? adesso come
la riporto a casa ?!?!? e titubante per le sorti del viaggio vado
a cercare di dormire un po' con in testa la celebre frase del film
"Via col vento" : Domani è un altro giorno.
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12 Agosto
Mary ( Turkmenistan ) - Samarcanda ( Uzbekistan ) |
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Appena sveglio controllo la
salute dell' Africana, la ispeziono, le faccio un paio di coccole
e ... ATTENTATO !
Si ! si tratta senza dubbio alcuno di un ATTENTATO !
Ho scoperto il "guasto" !
La sera precedente, durante la cena, a quanto pare qualche turkmeno
burlone ha pensato bene di staccare la pipetta della candela del
cilindro anteriore forse con l' intenzione di rendersi utile (
riparare il "guasto" ) nel caso non fosse ripartita, ma forse
non sapeva che l' Africa non ha un solo cilindro, come le loro
moto, ma ne ha due !
E sopratutto funziona anche con uno solo !
Tiè !
Dopo un lungo e meritato sospiro di sollievo si riparte, i chilometri
sono tanti, le "strade" fatiscenti e la temperatura alta ... molto
alta. |
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Coda dal benzinaio turkmeno
ed anche in questa occasione suscitiamo non poca curiosità. |
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In tarda mattinata usciamo
dal Turkmenistan a Turkmenabat, burocrazia
allucinante anche per uscire, ed entriamo in Uzbekistan.
Qui la burocrazia per entrare è pressochè nulla se confrontata
con quella turkmena, in meno di un quarto d' ora siamo sdoganati
ed in territorio Uzbeko. |
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Ci attende anche una pattuglia
( obbligatoria ) della Polizia che ci scorterà fino a destinazione
... Samarcanda !
E' questione di poche ore, ancora qualche manciata di centinaia
di chilometri e siamo arrivati.
Durante il tragitto, le pattuglie di polizia fanno staffetta
tra una zona di competenza e l' altra fino alla periferia di Samarcanda
dove ci si presenta un' altra spiacevolo sorpresa dell' ultimo
minuto.
Per una qualche astrusa legge e/o disposizione legislativa locale,
a Samarcanda è VIETATA la circolazione delle moto !
Quindi ci hanno preparato un camion per caricare le moto e scaricarle
nel parcheggio dell' Hotel a Samarcanda.
Facciamo notare il nostro disappunto e teniamo a precisare che
il camion, anche volendo, non è adatto a caricare le nostre moto.
Forse credevano che saremmo arrivati con delle moto come le loro,
praticamente dei motorini, che si potevano tranquillamente caricare
a spalla.
Si trattava di un camion con un pianale che da terra sarà stato
alto almeno un metro e mezzo ( trasposrto bestiame suppongo )
dove sarebbero state necessarie delle rampe lunghissime per poterci
salire e non erano presenti.
Inoltre facciamo notare che in caso di "caduta" e/o danneggiamento
di una delle nostre moto come avremmo potuto fare per rientrare
in Italia ? e sopratutto CHI pagava i danni ?
Dopo una serrata trattativa ed innumerevoli telefonate, otteniamo
una derocga ed entriamo in Samarcanda con le nostre moto, ma siamo
scortati : una pattuglia di polizia davati, due dietro e noi in
mezzo.
Il tutto a sirene spiegate !
Penso che una situazione simile i poliziotti della scorta se la
ricorderanno per un bel pezzo ed anche noi ! |
Samarcanda :
Hotel President
Si riposano anche le nostre motine dopo più di 3.000 Km percorsi
a ritmi di Rally Marathon !
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13 Agosto
Samarcanda |
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Finalmente ecco il Ragistan in tutta la
sua immensità. |
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C'è anche una festa che coinvolge tutta
la piazza.
Grazie al teleobiettivo riesco a fotografare le donne che ballano
negli androni del Ragistan. |
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14 Agosto
Bukhara |
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Inizia la fase di rientro verso
l' Iran. |
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Non ci sono due volte con lo stesso motivo
di mattonelle. |
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15 Agosto
Bukhara ( Uzbekistan ) - Mary ( Turkmenistan ) |
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Lasciamo l' Uzbekistan
e rientriamo in Turkmenistan.
Con nostro "sommo piacere" ci riimbattiamo nella burocrazia della
dogana turkmena.
Avremmo dovuto attraversa tutto il Turkmenistan in un unica tappa
e passare la notte ad Asgabat ma la
cosa è pressochè improponibile per cui decidiamo di spezzare il
tragitto e passare la notte a Mary.
Anche il nostro rientro in Iran non sarà più da Asgabat
Bajiran dove siamo entrati ma andremo a sud, verso Sahraks
( dove già ci conoscono ). |
Dopo una "bella corsa", tanto
per cambiare, arriviamo a Mary e mentre
il resto della compagnia visita il sito archeologico di Merv,
io mi fermo per una "tappa tecnica" in un posto di ristoro, faccio
conoscenza con gli indigeni ed all' improvviso la mia moto si
trasforma in un set fotografico.
La voglia di comunicare è tanta ed il problem lingua si fa sentire,
loro parlano solo russo ( o qualcosa di simile non meglio identificato
) ma con il linguaggio dei gesti ci si capisce lo stesso, un po'
più a fatica. |
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16 Agosto
Mary ( Turkmenistan ) - Mashhad ( Iran ) |
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Lasciamo il Turkmenistan
e rientriamo in Iran.
Appena arrivati alla dogana di Sahraks,
ci hanno riconosciuti : Si noi siamo quelli che la settimana scorsa
avete respinto per mancanza del visto.
Idem anche dalla parte iraniana.
Sbrighiamo le formalità doganali ... lunghe ... lunghe ... interminabili
... sotto al sole ... caldo ... sete ... fame ... stanchezza ...
e ci dirigiamo verso Mashhad dove passeremo
la notte. |
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Qui non ho resistito , ho fermato
la moto, montato il tele ed ecco immortalata una bella postazione
radar ( a 5Km Ovest di Mashhad ) per la sorveglianza della vicina
centrale ( nucleare ? ). |
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La piazza di Mashhad con il
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Il ristorante ... ed a quanto
pare picciono molto gli specchi. |
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17 Agosto
Mashhad - ... ( non mi ricordo il nome della città ) |
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Da Mashhad avremmo dovuto arrivare
direttamente e Teheran ma la strada è lunga, faticosa, e sopratutto
la temperatura è elevata, per non menzionare il traffico e la
guida degli iraniani.
Ci portiamo il più avanti possibile verso Teheran perchè domani
dobbiamo andare in dogna per rispedire in italia le moto e la
dogana chiude alle 2 del pomeriggio.
Ci fermiamo in una città a 300Km ovest da Teheran per passare
la notte, domani ripartiremo verso le 4 del mattino per essere
in dogana a Teheran al massimo per le 8. |
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18 Agosto
... ( non mi ricordo il nome della città ) - Teheran |
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Ci alziamo prestissimo perchè
dobbiamo essere in dogana a Teheran appena apre ed abbiamo ancora
da fare 300Km più l' attraversamento della città con il suo traffico
ordinario.
Alle 8 arriviamo in dogana, "incatoliamo" nuovamente le moto
e sbrighiamo le formalità doganali.
Qui abbiamo dovuto effettuare una delega ad un incaricato dell'agenzia
di stato iraniana del turismo ( ITTO ) per poter effettuare le
pratiche in nostra assenza ( abbiamo l' aereo domani ).
( Nel momento in cui scrivo delle notre moto non si ha ancora
alcuna notizia ... missing in action ) |
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19 Agosto
Teheran |
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Giriamo un po' per la città, il nostro
aereo parte alle 4 di mattina ( del 20 ). |
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Negozio di dischi con Pavarotti e Julio
Iglesias. |
La nostra amica farmacista. |
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20 Agosto
Teheran Mehrabad - Milano Malpensa |
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Alla 1 di notte partiamo per
l' aeroporto dove "dovrebbe" esserci il nostro volo.
"Dovrebbe" perchè non voliamo più con Iran Air ma con Alitalia,
ci è stato cambiato il volo e non i biglietti per cui finiamo
in "lista di attesa".
Alle 4 di mattina ci fanno sapere che i posti ci sono, ci imbarchiamo
e lasciamo l' Iran alla volta dell' Italia.
Dopo 6 ore di volo atterriamo a Malpensa dove ci da il benvenuto
un bel temporale estivo. |
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Fine |
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Quest' ultimo viaggio non mi
ha entusiasmato molto ... troppi contrattempi ed intoppi ... corse
contro il tempo ... tutto il viaggio si è trasformato in unica
"tappa di trasferimento" ... sembrava un Rally Marathon più che
un giro turistico. |