Samarcanda 2007 : Iran, Turkmenistan ed Uzbekistan

di Pedar

Giretto così tanto per scaldare le gomme !

 

4 Agosto Milano Malpensa - Teheran Mehrabad

Il 4 Agosto partiamo da Milano Malpensa con destinazione Teheran Mehrabad su volo Iran Air e dopo 6 ore di volo arriviamo nella capitale iraniana.

Dopo le formalità doganali prendiamo possesso delle nostre camere nell' Hotel Heghelab al 15° piano.

Questo è uno degli innumerevoli murales per stimolare lo spirito patriottico del sacrificio ( martiri ).

 

5 Agosto Teheran

Museo nazionale.

Siamo anche stati al museo dei gioielli della corona nel caveau della banca nazionale, ma non era consentito effettuare fotografie..

 

Affrontiamo nuovamente il traffico caotico di Teheran per andare a visitare il mercato coperto.

Il mercato coperto.

All' interno un formicaio immenso di persone ... un viavai frenetico ... profumi ... odori ... suoni ... musiche ... colori ...

Visita al palazzo dello ( ex ) Scià di Persia.

Questa sala è veramente spettacolare, è tutta ricoperta di cristalli e specchi ( in restauro ).

 

6 e 7 Agosto Teheran

Giornate "perse" per le pratiche doganali relative allo sdoganamento delle moto !

 

8 Agosto Teheran

Siamo nuovamente in dogana per recuperare finalmente le moto ed iniziare il viaggio verso Samarcanda.

Ecco cosa intendo quando parlo di "inscatolare l' Africana" :

Verso le 3 del pomeriggio recuperiamo le moto e ci approntiamo a partire alla volta di Mashhad ( più di 800 Km ! ) dove passeremo la notte e l' indomani passeremo la frontiera con il Turkmenistan a Sharaks ( altri 200 Km ).

Ci è impossibile raggiungere direttamente Mashhad e visto la tarda ora facciamo una tappa intermedia, anche perchè siamo sfiniti a causa della temperatura che ha raggiunto i 50°, ripartiremo verso le 4 di mattina con destinazione Sharaks.

 

9 Agosto Sahraks

Partiamo la mattina presitissimo ( o la nottata tardissimo ) , sono le 4 del mattino, con destinazione Sahraks dove affronteremo la dogana con il Turkmenistan.

Le immancabili code dal benzinaio perchè in Iran la benzina è stata razionata.

Per fare rifornimento vengono vendute delle tessere ( smart-card ) "a scalare" in tagli da 100 e 300 litri con cui non è possibile effettuare più di 3 rifornimenti giornalieri.

Tutti ( BMW R1200GS, BMW R1200RT, Honda Africa Twin e KTM LC8 ) abbiamo fatto rifonimento dalla stessa pompa ma ... il "carotone" si ferma perchè è troppo skizzinoso e non gli piace la benzina iraniana ... troppo pochi ottani e forse un po' annacquata.

Viene portato a riparare e noi proseguiamo verso la frontiera perchè alle 11 del mattino chiude i battenti e rischiamo di non uscire dall' Iran e di conseguenza non entrare in Turkmenistan.

Tra mille peripezie riusciamo ad essere alla dogana di Sahraks in tempo utile.
Faccio tutte le pratiche per l' uscita, timbri sui passaporti, timbri sui Carnet de Passage, cartacce varie , ecc...
Usciamo dall' Iran, attraversiamo la "terra di nessuno" ( i due border non sono proprio confinanti ) e dopo un paio di chilometri entriamo in Turkmenistan.

Sorpresa : veniamo RESPINTI perchè siamo senza il visto.

Effettivamente siamo senza visto perchè in Italia non esiste ne ambasciata ne tantomeno il consolato turkmeno ( il più vicino è in Francia a Parigi ) per cui ci siamo fatti fare la classica "lettera di invito" da parte del ministero del turismo turkmeno con la quale è possibile ottenere il visto di ingresso direttamente in forntiera.

Il "picoolo dettaglio trascurabile" sta nel fatto che la frontiera di Saharks non è attrezzata per rilasciare i visti di ingresso ( infatti assomiglia più ad un pollaio che ad una dogana ) per cui abbiamo dovuto rinunciare e tornare indietro in Iran !

Riattraversiamo la "terra di nessuno" e rientriamo in Iran, qui ci facciamo annullare il timbro di uscita sul visto iraniano ( è un doppio visto per 2 ingressi e 2 uscite ) e rifacciamo tutta la trafile per re-importare le moto.

Presi dallo sconforto e dalla stanchezza ( siamo in piedi dalla mattina alle 4 ) troviamo rifugio in un albergo in costruzione a due passi dalla dogana.

Qui decidiamo le sorti del nostro viaggio.

Dato che siamo senza il visto di ingresso ed il tempo stringe, abbiamo due opzioni, la prima è quella di rinunciare a Samarcanda e girare in Iran, magari sul Mar Caspio, e l' altra è quella di riprovare alla frontiera di Bajiran 800 Km più a nord ed entrare in Turkmenistan da Asgabat.

In serata veniamo raggiunti anche dal cartone ( che si era fermato per "problemi tecnici" ) e tutti insieme decidiamo di provare ad entrare in Turkmenistan da Bajiran all' indomani.

 

10 Agosto Sahraks - Bajiran

Dobbiamo fermarci in un paesino disperso sull' altopiano verso Bajiran perchè la nostra guida ha finito la benzina !

Qui la benzina non si trova neanche di contrabbando, per cui risolviamo noi la situazione avendo una tanica per le emergenze con 10 litri di benzina , per cui essendo in emergenza la usiamo e proseguiamo.

In serata arriviamo a Bajiran e soggiorniamo nell' unico "hotel" disponibile, minimalista ma essenziale e discretamente pulito.

Suscitiamo anche un certo interesse sulla popolazione locale.

Questa è la reception.

La cucina.

I Bagni.

La hall.

Effettivamente sono un po' stravolto.

Dietro queste alture c'è il Turkmenistan che ci aspetta.

 

11 Agosto Bajiran ( Iran ) - Mary ( Turkmenistan )

In mattinata otteniamo il visto ed entriamo in Turkmenistan.

Sbrigiamo le varie pratiche, permesso di immigrazione, visto di transito ( con percorso obbligato ), assicurazione, valuta ...

Asgabat : Capitale del Turkmenistan.

Architetturalmente molto bella e merita di essere visitata in maniera più approfondita.

Dopo la sosta per la cena, noto che la mia Africa denuncia un "piccolo" inconveniente : fatica a rimanere accesa al minimo, si sentre uno strano e sinistro picchiettare metallico provenire dal cilindro anteriore e sembra andare con il solo cilindro posteriore. Ma l' Africa va anche con un cilindro solo !


Piuttosto preoccupato per i brutti, ma proprio brutti brutti brutti, sintomi dell' Africa , dato che ero quasi senza olio ed abbiamo fatto tutto il viaggio con velocità da Rally Marathon nella mente mi frullavano i pensieri più disfattisti : ho fuso ?!?!? sarà mica partita una valvola ?!?! ho bucato un pistone ?!?!? adesso come la riporto a casa ?!?!? e titubante per le sorti del viaggio vado a cercare di dormire un po' con in testa la celebre frase del film "Via col vento" : Domani è un altro giorno.

 

12 Agosto Mary ( Turkmenistan ) - Samarcanda ( Uzbekistan )

 

Appena sveglio controllo la salute dell' Africana, la ispeziono, le faccio un paio di coccole e ... ATTENTATO !
Si ! si tratta senza dubbio alcuno di un ATTENTATO !
Ho scoperto il "guasto" !
La sera precedente, durante la cena, a quanto pare qualche turkmeno burlone ha pensato bene di staccare la pipetta della candela del cilindro anteriore forse con l' intenzione di rendersi utile ( riparare il "guasto" ) nel caso non fosse ripartita, ma forse non sapeva che l' Africa non ha un solo cilindro, come le loro moto, ma ne ha due !
E sopratutto funziona anche con uno solo !
Tiè !
Dopo un lungo e meritato sospiro di sollievo si riparte, i chilometri sono tanti, le "strade" fatiscenti e la temperatura alta ... molto alta.

Coda dal benzinaio turkmeno ed anche in questa occasione suscitiamo non poca curiosità.

In tarda mattinata usciamo dal Turkmenistan a Turkmenabat, burocrazia allucinante anche per uscire, ed entriamo in Uzbekistan.
Qui la burocrazia per entrare è pressochè nulla se confrontata con quella turkmena, in meno di un quarto d' ora siamo sdoganati ed in territorio Uzbeko.

Ci attende anche una pattuglia ( obbligatoria ) della Polizia che ci scorterà fino a destinazione ... Samarcanda !
E' questione di poche ore, ancora qualche manciata di centinaia di chilometri e siamo arrivati.

Durante il tragitto, le pattuglie di polizia fanno staffetta tra una zona di competenza e l' altra fino alla periferia di Samarcanda dove ci si presenta un' altra spiacevolo sorpresa dell' ultimo minuto.

Per una qualche astrusa legge e/o disposizione legislativa locale, a Samarcanda è VIETATA la circolazione delle moto !

Quindi ci hanno preparato un camion per caricare le moto e scaricarle nel parcheggio dell' Hotel a Samarcanda.

Facciamo notare il nostro disappunto e teniamo a precisare che il camion, anche volendo, non è adatto a caricare le nostre moto.
Forse credevano che saremmo arrivati con delle moto come le loro, praticamente dei motorini, che si potevano tranquillamente caricare a spalla.
Si trattava di un camion con un pianale che da terra sarà stato alto almeno un metro e mezzo ( trasposrto bestiame suppongo ) dove sarebbero state necessarie delle rampe lunghissime per poterci salire e non erano presenti.
Inoltre facciamo notare che in caso di "caduta" e/o danneggiamento di una delle nostre moto come avremmo potuto fare per rientrare in Italia ? e sopratutto CHI pagava i danni ?

Dopo una serrata trattativa ed innumerevoli telefonate, otteniamo una derocga ed entriamo in Samarcanda con le nostre moto, ma siamo scortati : una pattuglia di polizia davati, due dietro e noi in mezzo.
Il tutto a sirene spiegate !
Penso che una situazione simile i poliziotti della scorta se la ricorderanno per un bel pezzo ed anche noi !

Samarcanda : Hotel President

Si riposano anche le nostre motine dopo più di 3.000 Km percorsi a ritmi di Rally Marathon !

 

13 Agosto Samarcanda

 

Finalmente ecco il Ragistan in tutta la sua immensità.

C'è anche una festa che coinvolge tutta la piazza.
Grazie al teleobiettivo riesco a fotografare le donne che ballano negli androni del Ragistan.

 

14 Agosto Bukhara

 

Inizia la fase di rientro verso l' Iran.

Non ci sono due volte con lo stesso motivo di mattonelle.

 

15 Agosto Bukhara ( Uzbekistan ) - Mary ( Turkmenistan )

 

Lasciamo l' Uzbekistan e rientriamo in Turkmenistan.

Con nostro "sommo piacere" ci riimbattiamo nella burocrazia della dogana turkmena.

Avremmo dovuto attraversa tutto il Turkmenistan in un unica tappa e passare la notte ad Asgabat ma la cosa è pressochè improponibile per cui decidiamo di spezzare il tragitto e passare la notte a Mary.
Anche il nostro rientro in Iran non sarà più da Asgabat Bajiran dove siamo entrati ma andremo a sud, verso Sahraks ( dove già ci conoscono ).

Dopo una "bella corsa", tanto per cambiare, arriviamo a Mary e mentre il resto della compagnia visita il sito archeologico di Merv, io mi fermo per una "tappa tecnica" in un posto di ristoro, faccio conoscenza con gli indigeni ed all' improvviso la mia moto si trasforma in un set fotografico.
La voglia di comunicare è tanta ed il problem lingua si fa sentire, loro parlano solo russo ( o qualcosa di simile non meglio identificato ) ma con il linguaggio dei gesti ci si capisce lo stesso, un po' più a fatica.

 

16 Agosto Mary ( Turkmenistan ) - Mashhad ( Iran )

 

Lasciamo il Turkmenistan e rientriamo in Iran.

Appena arrivati alla dogana di Sahraks, ci hanno riconosciuti : Si noi siamo quelli che la settimana scorsa avete respinto per mancanza del visto.

Idem anche dalla parte iraniana.

Sbrighiamo le formalità doganali ... lunghe ... lunghe ... interminabili ... sotto al sole ... caldo ... sete ... fame ... stanchezza ... e ci dirigiamo verso Mashhad dove passeremo la notte.

Qui non ho resistito , ho fermato la moto, montato il tele ed ecco immortalata una bella postazione radar ( a 5Km Ovest di Mashhad ) per la sorveglianza della vicina centrale ( nucleare ? ).

La piazza di Mashhad con il ...

Il ristorante ... ed a quanto pare picciono molto gli specchi.

 

17 Agosto Mashhad - ... ( non mi ricordo il nome della città )

 

Da Mashhad avremmo dovuto arrivare direttamente e Teheran ma la strada è lunga, faticosa, e sopratutto la temperatura è elevata, per non menzionare il traffico e la guida degli iraniani.

Ci portiamo il più avanti possibile verso Teheran perchè domani dobbiamo andare in dogna per rispedire in italia le moto e la dogana chiude alle 2 del pomeriggio.

Ci fermiamo in una città a 300Km ovest da Teheran per passare la notte, domani ripartiremo verso le 4 del mattino per essere in dogana a Teheran al massimo per le 8.

 

18 Agosto ... ( non mi ricordo il nome della città ) - Teheran

 

Ci alziamo prestissimo perchè dobbiamo essere in dogana a Teheran appena apre ed abbiamo ancora da fare 300Km più l' attraversamento della città con il suo traffico ordinario.

Alle 8 arriviamo in dogana, "incatoliamo" nuovamente le moto e sbrighiamo le formalità doganali.

Qui abbiamo dovuto effettuare una delega ad un incaricato dell'agenzia di stato iraniana del turismo ( ITTO ) per poter effettuare le pratiche in nostra assenza ( abbiamo l' aereo domani ).

( Nel momento in cui scrivo delle notre moto non si ha ancora alcuna notizia ... missing in action )

 

19 Agosto Teheran

 

Giriamo un po' per la città, il nostro aereo parte alle 4 di mattina ( del 20 ).

Negozio di dischi con Pavarotti e Julio Iglesias.

La nostra amica farmacista.

 

20 Agosto Teheran Mehrabad - Milano Malpensa

 

Alla 1 di notte partiamo per l' aeroporto dove "dovrebbe" esserci il nostro volo.

"Dovrebbe" perchè non voliamo più con Iran Air ma con Alitalia, ci è stato cambiato il volo e non i biglietti per cui finiamo in "lista di attesa".

Alle 4 di mattina ci fanno sapere che i posti ci sono, ci imbarchiamo e lasciamo l' Iran alla volta dell' Italia.

Dopo 6 ore di volo atterriamo a Malpensa dove ci da il benvenuto un bel temporale estivo.

 

Fine

 

Quest' ultimo viaggio non mi ha entusiasmato molto ... troppi contrattempi ed intoppi ... corse contro il tempo ... tutto il viaggio si è trasformato in unica "tappa di trasferimento" ... sembrava un Rally Marathon più che un giro turistico.