21 Aprile - 5 Maggio 2007 : Pedar in Egitto

di Pedar

21 Aprile 2007 : Milano - El Cairo
Da Milano Malpensa prendiamo il volo Alitalia AZ 898 diretto ad El Cairo, partenza alle 21.50 ed arrivo alle 02.00. Alle 3 siamo nelle nostre camere all' Hotel Oasis sulla Piramid Street di El Cairo. Dobbiamo riposare il più possibile perchè all' indomani dobbiamo alzarci prestissimo per recarci al porto di Alexandria a sdoganare le nostre moto che ci aspettano. Ci aspettano anche i 230 Km di distanza da Alexandria, ma ... è tutta "autostrada".
 
22 Aprile 2007 : El Cairo - Alexandria
Dopo una levataccia facciamo una discreta colazione e dopo aver affrontato l' "Autostrada del Deserto" (nr. 11 ) arriviamo finalmente al porto di Alexandria per prendere possesso delle nostre moto che avevamo preventivamente ( 4 Aprile ) imbarcato via container da Vado Ligure (SV).
Ci rassicurano che è questione di pochi minuti e noi pazientemente aspettiamo.
Aspettiamo ... aspettiamo ... verso le 16 decidiamo che forse è il caso di andare a cercare un ristorante e di mettere qualcosa sotto ai denti.
Le nostre guide ci portano in un ottimo ( in base agli standard locali ) ristorante, menù a base di pesce di ogni tipo e un' infinità di salsine varie a contorno, alcune non meglio definite ma molto gustose.
Terminiamo il pranzo e torniamo al terminal della dogana portuale a vedere gli sviluppi della situazione.
Ci dicono che è questione di poco, manca "un timbro" ... aspettiamo ... aspettiamo ... aspettiamo ...
Incomincia a fare buio, qui alle 19 è già calata la notte, e ci dirigiamo verso il nostro Hotel in Alexandria per passare la notte, torneremo al porto all' indomani presto.
 
23 Aprile 2007 : Alexandria
Fiduciosi sulle pratiche di sdoganamento torniamo al porto e, tanto per cambiare, aspettiamo ...
Guardiamo il canaletto scolmatore, talmente lercio che non c' erano neanche le pantegane ...
Intanto, sull' altro lato del piazzale, c'è un viavai di camion carichi di balle di cotone da stoccare nei magazzini, e non avendo altro da fare che aspettare li guardiamo ...
Dato che il tempo passa e la situazione non cambia, andiamo a mangiare per poi ritornare più tardi.
Sul tragitto per un locale ristorante,ci imbattiamo in un mercato tipico : ci sono bancarelle dappertutto, sia sui marciapiedi che ... in mezzo alla strada !
Si, in mezzo alla strada anche proprio sui binari del tram !
E cosa succede quando deve passare il tram ?
E ci fossero contemporaneamente due tram ? uno proveniente da un senso e l' altro nell' altro ?
semplice :
Le "bancarelle" sono montate su ruote così che le si possano spostare facilmente fuori dai binari.
Sono anche fatte in misura tale che ci stanno perfettamente tra un tram e l' altro, ma se per caso il tram non passa allora resta fermo ad aspettare che spostino le bancarelle.
Se me lo avessero raccontato forse ci avrei creduto.
Torniamo al porto per vedere come si è evoluta la situazione sdoganamento moto.
... CENSURA !!! ...
Ci comunicano che c'è ancora qualche problema con i documenti e/o la prassi per lo sdoganamento, per cui torniamo,sconsolati ed inkazzati neri al nostro Hotel per passare la seconda notte.
Abbiamo già un giorno di ritardo sulla tabella di marcia, chi bene incomincia ...
 
24 Aprile 2007 : Alexandria - Bahariya Oasi
Torniamo al porto fiduciosi di rimettere mano alle nostre moto ed incominciare il nostro giro.
Dati i problemi riscontrati, con noi oggi c'è Mr. Abdul, il grande capo in persona della Agenzia Egiziana a cui abbiamo affidato le pratiche per lo sdoganamento che arriva apposta per noi da El Cairo.
Questi, forte della sua autorità, ha portato anche il grande capo della Agenzia portuale egiziana di corrispondenza dell' Agenzia italiana di spedizione.
Speriamo bene.
Finalmente la situazione si sblocca e riusciamo ad entrare nella zona containers del porto.
Il porto di Alexandria è una città all' interno di una città, è enorme, c'è anche un servizio di taxi per andare da una parte all' altra.
 
Dimenticavo che per accedere all' interno del porto occorre fare un permesso speciale che vale per 24 ore, allo scadere del quale è necessario rinnovarlo ( rifarlo ) con ulteriori code agli sportelli, bolli, timbri, firme ... SOLDI.
 
La cosiddetta "mancia" ( baksheesh ) ... gli egiziani si aspettano una mancia per tutto quello che stanno facendo per noi, voi, loro. Dall' aprire una porta a premere il pulsante del piano in ascensore. Anche per chi abitualmente frequenta aree nord africane, queste continue richieste di mance sono alquanto irritanti anche se sono una consuetudine locale per arrotondare lo stipendio.
Apriamo il container ed "usciamo fuori" le moto finalmente !!!
 
Ulteriore trafila per il riconoscimento dei veicoli,oltre al libretto ed al certificato di proprietà, vengono ricalcati e riportati su altri moduli sia il numero di telaio che di motore che di mutande del proprietario ecc ... ekkeddupalle !!!
 
Tutta questa trafila verrà poi rifatta in fase di reimbarco per verificare che tutto quello che è entrato esce, ovvero se ogni moto ha lo stesso telaio, lo stesso motore ecc... di quando è entrata e non sono stati sostituiti ( venduti ) durante la nostra permanenza.
Adesso siamo ancora in coda ad aspettare pazientemente per le ultime formalità, patente provvisoria egiziana e targa egiziana da sovrapporre alla nostra europea ( come quando sono andato in Libia nel 2003 ).
La mia Africana è targata grossomodo "Alexandria 105".
Finalmente nel primo pomeriggio riusciamo a lasciare Alexandria per iniziare il nostro giro, ma a causa del tempo perso in dogana, abbiamo accumulato un ritardo di un giorno e mezzo, per cui decidiamo di "limare" dal percorso la tappa prevista a Suez, vuol dire che al ritorno tireremo diritto da Santa Caterina ad El Cairo senza tappe intermedie per passare la notte.
Dato che il tempo stringe e dobbiamo per forza essere entro la notte all' Oasi di Bahariya, ci "diamo dentro".
Ripercorriamo velocemente la Desert Road (nr. 11 ) in direzione sud-est verso El Cairo, "tagliamo" a sud per la Città del 6 Ottobre ed andiamo ad incrociare finalmente in direzione sud-ovest la strada delle Oasi ( nr. 10 ).
Ci fermiano in un "autogrill" per mangiare qualcosa e rilassarci un po', ma non troppo, i Km da fare entro sera sono circa 600, è tardi, viene buio subito e le strade ed il traffico egiziani sono quello che sono.
Dopo soli 174 Km da Alexandria il "carotone" buca e lo carichiamo sul nostrro camion cisterna per portarlo a riparare.
A notte fonda dopo aver affrontato strade non illuminate, a volte fatiscenti ( ma c' era la strada o era pista ? ), pericolosissime lingue di sabbia sulla strada ( di notte ti accorgi solo quando ci sei dentro ), c'è stato anche un "cane" ( o un qualcos' altro di non meglio identificato che ci somigliava ) con manie suicide che voleva farsi investire a tutti i costi, abbiamo sbalgiato strada, ci siamo insabbiati, sono finito in un pantano ( l' unico che c' era in mezzo al deserto l' ho beccato io ! ) ... arriviamo al nostro Hotel all' Oasi di Bahariya.
Dato l' orario la cucina è chiusa, ma siamo stanchi ed andiamo a dormire.
 
E' la prima volta che in una camera di Hotel mi ritrovo in dotazione una confezione industriale di spray insetticida ... ci sarà da preoccuparsi ?
 
25 Aprile 2007 : Bahariya Oasi - Farafra Oasi - Dakhla Oasi
Dopo una buona dormita, senza combattimenti con animali strani ( data la presenza dell' insetticida ) ci svegliamo, facciamo colazione ed io incomincio anche a vedere ed assaporare i colori caldi del "mio" Deserto, ieri sera viaggiando di notte ho solo potuto sentire l' odore della polvere ed i granellini di sabbia tra i denti.
 
Oggi,da Bahariya, affronteremo la strada verso l' oasi di Farafra attraversando lo spettacolare "Black Desert" ed il "White Desert".
 
Faremo tappa per la notte all' oasi di Dakhla.
 
Abbiamo circa 580Km da percorrere, e dato che alcune moto non hanno autonomia sufficiente per arrivare al "prossimo benzinaio" ( e non è detto che la benzina ci sia ) riempiamo il camion cisterna che sarà la nostra ombra per tutto il viaggio.
Il Deserto Nero si è formato nel corso dei millenni mentre il vendo erodeva le montagne e spargeva una finissima polvere nera sulla sabbia.
Il Deserto Bianco è "assurdo" ... sono tutte rocce di calcare bianco, a volte accecante, dalle forma più bizzarre, a volte si ha l' impressione di passare attraverso cumuli di neve fresca.
Qui le immagini si commentano da sole.
Da Farafra a Dakhla c' è con "prepotenza" LUI, inarrestabile che si ingloba anche la strada, Sua Maestà il Nulla, il Grande Mare di Sabbia, The Great Sand Sea, il SAHARA ( Sahara Libico ) :
Arriviamo in serata al nostro Hotel all' Oasi di Dakhla per passare la notte, anche domani mattina ci aspetta una bella levataccia, dobbiamo arrivare a Luxor, passando dall' oasi di El Kharga, cercando il "fresco" delle prime ore della giornata per evitare di viaggiare in quelle più calde per problemi di disidratazione e stanchezza eccessive.
 
26 Aprile 2007 : Dakhla Oasi - El Kharga ( Mut ) - Luxor
Di buon mattimo ci mettiamo in viaggio per Luxor dove contiamo di arrivarci, salvo imprevisti, nel tardo pomeriggio.
Detto fatto, la Pegaso che era con noi, oltre che rimanere a secco dopo ogni 200Km, ha avuto grossi problemi con il sensore del cavalletto.
Dato che era pericoloso viaggiare con una moto che ogni tanto si spegne perchè il sensore non funziona correttamente, mi sono trasformato in meccanicoelettromoto : con la scusa di smontare il sensore del cavalletto per ripararlo, ho strappato i cavi elettrici , li ho nastrati tutti e tre insieme e via ... di nuovo in moto.
Nel frattempo, dato che siamo fermi, approfittiamo della cisterna per un rifornimento volante "On the road".
Sulla strada per Luxor, dall' oasi di El Kharga in direzione sud verso Baris prima dello svincolo per incrociare la "Lime street" in direzione est, c' è un simpatico paesino di cui non ho resitito a fare una foto ( o magari ho fatto un giro "largo" per evitare il traffico ? ) :
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Luxor. Dopo tanto caldo, sole, sabbia, polvere, sete, fame ... finalmente un po' di tranquillità in un ristorantino tipico affacciato sulle placide acque tranquille del Nilo al fresco.
Domani ci si trasforma in normali turisti per un giorno.
 
27 Aprile 2007 : Luxor
Oggi facciamo i turisti.
Moto parcheggiate in hotel, tra l' altro situato in una posizione strategica, proprio sopra il Tempio di Luxor.
Sempre per evitare le ore più calde del giorno, di buon mattino, andiamo a visitare la Valle delle Regine, la Valle dei Re, il tempio di Karnak, il tempio della regina Hatshepsut e Luxor.
Dopo tutto questo camminare sotto al sole un po' di relax nella piscina dell' Hotel ci vuole proprio, anche perchè domani si parte per Hurgada e siamo obbligati ad unirci ad un convoglio scortato dai militari e parte ad orari ben precisi.
 
In serata decidiamo di fare un giretto sul Nilo con una caratteristica Feluca ( piccola barca a vela ). Troviamo la feluca, ci imbarchiamo, prendiamo il largo, ormeggiamo, ci viene offerto il caratteristico the, ma ... al momento di fare ritorno al molo, non c'è vento ( anche quando siamo partiti ). Come torniamo ? ai remi, ma la feluca non si muove perchè il "felucaio" ha ancorato e l' ancora è rimasta incagliata sul fondo ! Il "felucaio" si attacca al telefonino ( w la tecnologia ) ed incomincia a chiamare ... chiama ... chiama ... e noi li fermi ... inkazzatura ... tagliamo l' ancora e dirigiamo a remi al molo ? ... no, non si può ... telefona ... telefona ... ad un certo punto arriva in nostro soccorso un altro "felucaio", ma questa volta ha la barca a motore. Tira, molla, gira, avanti, indietro ... ma l' ancora resta incagliata. Ad un certo punto al cavo d' ancora vengono fissati dei galleggianti e viene tagliato così che potessimo liberarci ed essere rimorchiati al molo. E non abbiamo attraccato dove eravamo partiti, ma abbiamo attraccato ad una sponda del Nilo dove per lasciare la feluca ci hanno approntato una specie di ponte tibetano da attraversare. Finalmente terra !
 
28 Aprile 2007 : Luxor - Qena - Port Safaga - Hurgada
Per problemi di attacchi terroristici, tutti i veicoli diretti da Luxor ad est verso la costa ( anche a sud verso Assuan, Abu Simbel ... ), devono far parte di un unico convoglio sottoposto a scorta militare armata.
Il tragitto sarà da Luxor in direzione nord costeggiando il Nilo fino a Qena, poi si andrà in direzione est fino a Port Safaga sul mare, una volta giunti a Safaga saremo liberi dal convoglio e potremo dirigerci in piena autonomia ad Hurgada dove passeremo 1 giorno forzato di relax. Questo giorno di relax forzato è stato causato dal fatto di aver perso un giorno e mezzo al porto di Alexandria per le procedure di sdoganamento, così facendo abbiamo perso la coincidenza con il traghetto che avrebbe dovuto portare sia noi che le nostre moto da Hurgada a Sharm El Sheikh.
Nel pomeriggio arriviamo ad Hurgada ed in serata ( nottata ) dopo aver trovato un ulteriore camion ed aver approntato tutti i permessi di polizia, carichiamo le moto sui camion e per farle arrivare via terra a Sharm.
Da Hurgada a Suez e da Suez in Sinai fino a Sharm sono più di 800Km, l' alternativa era portarcele di persona, sempre via terra, ma data la stanchezza ed il viaggiar di notte per 800Km è troppo rischioso.
Noi prenderemo dopodomani il traghetto passeggeri diretto da Hurgada a Sharm ( 3 ore e mezza ) dove troveremo le moto nel parcheggio dell' Hotel ad aspettarci.
 
29 Aprile 2007 : Hurgada
Giornata di sano fankazzismo ad Hurgada mentre le nostre moto arrivano via terra con i camion a Sharm El Sheikh.
 
Pensavo a ieri quando abbiamo caricato le moto sui camion ... i permessi della polizia per il trasporto impongono che su tale camion devono esserci le tali moto, ma per loro le moto sono tutte uguali per cui avevamo un camion con i "mastodonti" , la mia Africa, il Varadero e la BMW, mentre sull' altro c' erano i "fuscelli", la Pegaso ed il "carotone" ! Oltre alla presenza delle cisterne di benzina e le borse delle moto. Per caricarle non c' erano le rampe ma una "comodissima" asse da ponte.
 
30 Aprile 2007 : Hurgada - Sharm El Sheikh
In mattinata raggiungiamo il porto di Hurgada e prendiamo il traghetto per Sharm El Sheikh. E' un catamarano velocissimo, il mare non è proprio piatto ma non è neanche agitato, tra un onda e l' altra, tra un salto e l' altro, mi sempra di essere sulla la mia Africa lanciata nelle piste del deserto sulle creste delle onde di sabbia. Bè questo è un mare di acqua ed il deserto è un mare di sabbia ma la sensazione è pressochè identica.
Arriviamo a Sharm, in Hotel, prendiamo possesso delle camere, diamo un' occhiata alle moto parcheggiate e sembra tutto ok. Ristorante, piscina, mare, spiaggia e relax.
 
In passato sono stato parecchie volte a Sharm, stavo percorrendo la carriera per istruttore di sub che poi ho interrotto, e conosco bene la zona del Sinai e parecchi degli Hotel di Sharm, ma questo che non conoscevo mi è piaciuto particolarmente e lo voglio citare perchè penso che ci tornerò : Coral Beach ( quasi omonimo del Coral Bay che è un' altra cosa ). E' molto fuori da Na'ama Bay, circa 20 minuti di taxi, si trova sulla strada dell' aereoporto in direzione est ( lasciando l' aereoporto sulla sinistra e procedendo in direzione di Dahab e Nuweiba.
 
1 Maggio 2007 : Sharm El Sheikh - Santa Caterina - Suez - El Cairo
Si riparte verso Santa Caterina.
Sorpresona : durante il trasporto sul camion, alla mia Africa veniva tranciato di netto il cavalletto laterale ! Inkazzato come una jena chiedo spiegazioni agli autisti che negano ogni addebito ( effettivamente avevo notato l' altro giorno che era sul cavalletto centrale ma non ci avevo fatto caso ) e per la riparazione bisgona aspettare fino a quando arriviamo ad El Cairo ! Ma siamo completamente imbecilli ? come faccio ad arrivare tutto intero senza cavalletto laterale fino ad El Cairo ? Hai presente cosa non pesa un' Africa a pieno carico ? Tra una bestemmia e l' altra, aiutato dai compagni di viaggio per salire e scendere dall' Africa con il solo cavalletto centrale, mi fermo da un benzinaio e chiedo informazioni su dove trovare un fabbro. Detto fatto, mi indicano la zona industriale di Sharm, dove con una spesa di circa 7 euro mi riparano il cavalletto. Aperto, inserita un' anima, chiuso, saldato, martellato fino a fargli prendere l' inclinazione giusta ( dopo un po' di tentativi ) e riverniciato.
Riprendiamo il viaggio verso il monastero di Santa Caterina che troveremo chiuso perchè il mio inconveniante ci ha portato via quasi tutta la mattina, certo che se gli autisti me lo avessero detto appena fossi arrivato l' avrei fatto riparare subito ieri senza perdere tempo prezioso oggi.
Oggi il tragitto è piuttosto lungo e pesante, dato che a causa del ritardo iniziale di Alexandria abbiamo cancellato la tappa a Suez dobbiamo raggiungere per forza El Cairo entro questa notte. Da Sharm si procede lungo la costa del Mar Rosso in direzione Nuweiba, nei pressi di Dahab c'è il bivio che in direzione ovest porta a Santa Caterina, da Santa Caterina, sempre in direzione ovest, si incrocia la strada costiera che, in direzione nord, porta a Suez andando così ad attraversare completamente il Sinai. Abbiamo viaggiato tutto il giorno sotto ad un sole implacabile, specialmente in mezzo alle gole afose del Sinai, senza soste neanche per uno spuntino, solo rifornimento e via. Ho incominciato ad accusare qualche piccolo colpo di calore ma è subito passato. In serata arriviamo a Suez, prendiamo il tunnel che passa sotto l' omonimo canale.
All' uscita del tunnel facciamo una piccola sosta per bere qualcosa e ripartiamo per El Cairo, ormai manca poco ( le distanze sono relative ) e con la sera l' aria si è fatta più fresca e respirabile. Arriviamo stremati al nostro Hotel che ci ha ospitato la prima notte. Ci aprono appositamente la cucina, ci rifocilliamo, ci raccontiamo le varie storie del viaggio e ci fiondiamo a dormire perchè domani ci sono le Piramidi e la Sfinge da visitare.
 
2 Maggio 2007 : El Cairo - El Giza - Sakara - Dhashur - El Cairo
Ma potevano mancare le Piramidi ? Certo che no, qui siamo nella celeberrima piana di Giza ( El Ghiza ).
Dopo averne letto e sentito parlare, sono entrato a visitare la Grande Piramide. Una esperienza "particolare", non credevo ad una perfezione simile fino a quando ho appurato di persona "toccando con mano". Incredibile come questi enormi massi di granito siano così perfetti. Una precisione assurda, tra un masso e l' altro non esiste la benchè minima fessura, tutto combacia alla perfezione. Anche i "canali di areazione", che sono scavati in questi enormi massi di granito, sono a dir poco perfetti, non sgarrano l' inclinazione e l' orientamento. Nella cosiddetta "sala del Re" i suoni hanno un qualcosa di particolare, è come se venissero assorbiti dalle pareti, come se si creasse un vuoto pneumatico nelle orecchie. ...
Nel frattempo abbiamo visitato il museo della Barca Solare ed una tomba minore. ( Qui non hanno "seqestrato" la macchina fotografica )
Nel pomeriggio lasciamo El ghiza e, costeggiando il Nilo, ci dirigiamo a sud, verso Sakara dove c'è la famosa piramide a "gradoni" ma non ci fermeremo perchè la nostra meta sono le piramidi di Dhashur, dove c'è la piramide "romboidale" e quella "rossa". Dhashur è situata in un tranquillo angolo di deserto ( tranquillo è tranquillo se no che deserto è ? ) ed è una distesa di piramidi della IV e XII dinastia per circa 4 Km. Dhashur si trova in una zona militare che è rimasta inaccessibile fino al 1996 e la Piramide Romboidale, con tutta l' area intorno, è ancora sotto al controllo dell' esercito e la si può ammirare solo da lontano. A mio parere Dhashur merita di essere visitato sopratutto perchè è fuori dalle rotte turistiche normali ( non abbiamo trovato nessuno ) ed è molto più caratteristico e suggestivo di El Ghiza. Per arrivarci bisogna atraversare dei piccoli villaggi, e dei valichi militari. Noi siamo arrivati percorrendo l' unica strada possibile, una pista nel deserto, dove sull' orizzonte emergevano dal Nulla le sagome delle Piramidi che diventavano sempre più grandi man mano che ci si avvicinava.
In serata torniamo al nostro Hotel ad El Cairo, domani ci aspetta nuovamente il porto di Alexandria per reimbarcare le moto alla volta del rientro in Italia.
 
3 Maggio 2007 : El Cairo - Alexandria - El Cairo
Da El Cairo partiamo per Alexandria, al porto, dove reimbarcheremo le moto per farle rientrare in Italia. Qui dobbiamo ripetere tutta la trafila che abbiamo affrontato per le procedure di sdoganamento ma al contrario. Spendiamo quasi tutta la giornata al porto per poi fare ritorno ad El Cairo in serata.
 
Ciao Belle, siete state fantastiche !
Riposatevi che ve lo meritate ... adesso da brave fate la nanna fino a casa.
Mente uscivamo da Alexandria, visto che già c' eravamo, ho premuto per andare a visitare la celebre Biblioteca Alessandrina con il relativo museo : luminosa, immensa, spettacolare !
 
4 Maggio 2007 : El Cairo
Senza moto, facciamo i normali turisti, alla mattina visitiamo il museo di El Cairo, bellissimo, ma la nostra guida ce lo ha fatto visitare nel tempo record di 2 ore ! ( sgrunt !!! ) e nel pomeriggio visitiamo la Cittadella del Saladino ( Salah Al-Din ), l' affollatissimo e coloratissimo suk di Al-Khalili per prendere gli ultimi souvenir e dove ci fermiamo a bere il the in un locale caratteristico.
In serata andiamo a cena in uno degli innumerevoli battelli ristorante e da crociera che ogni giorno solcano le acque del Nilo.
 
5 Maggio 2007 : El Cairo - Milano
Nel primo pomeriggio ci dirigiamo all' aereoporto, dove ci attende il volo Alitalia AZ 899 in partenza alle 16.10 ( locali ) con destinazione Milano Malpensa.
 
Come tutte le storie, anche questa finisce e si torna a casa con mille ricordi, mille pensieri, belli e meno belli, mille voci, mille suoni, mille odori, aromi ... l' odore della polvere e della sabbia ... quando si riparte ? dove si va ?
 
AKAKUS : preparati che arrivo !!!
 
Miscellanea
La telecamera che ho montato ha avuto vita breve. Tra uno scossone e l' altro, tra asfalto, pista, fuoripista, strade in costruzione, passaggi a livello, buche, salti, ecc ... si è praticamente smontata al suo interno ma sono riuscito a registrare qualcosa come 30/40 minuti di filmato, ancora da recuperare, sul percorso tra le oasi di Bahariya e Dhakla ( credo ). Spero sia venuto qualcosa del deserto nero e del deserto bianco.
 
Nessun problema di nessun tipo all' Africana, tranne il cavalleto laterale tranciato ma non è stata colpa sua.
Con un pieno ho ampiamente superato i 350Km di autonomia, mediamente un rifornimento di 20-22 litri costava circa 27 Pound il cambio è grossomodo di 1 Euro = 7,5 Pound.
 
Stendo un velo pietoso sul modo di "giudare" degli egiziani :
 
Guidare al Cairo, Alexandria, non è un esperienza tranquilla. Le strade sono sempre congestionate, la segnaletica sembra messa li così solo per bellezza, idem per i semafori, gli altri veicoli vengono considerati come ostacoli per uno slalom. E' consuetudine non usare i freni ma usare il clacson, all' improvviso trovi sempre qualcuno che attraversa tutte le corsie per svoltare al lato opposto della strada. Guidare di notte è rischiosissimo, tutti circolano con i fari SPENTI ! e di tanto in tanto usano gli abbaglianti per lampeggiare ai veicoli che arrivano dal senso opposto.
In compenso le strade principali nelle grandi città sono anche a 6 corsie ( per ogni senso di marcia ) contro al massimo le nostre 3.
 
Varie
Moto Honda XRV 750 RD04 Africa Twin
Guida Lonely Planet Egitto
Cartina Istituto Geografico DeAgostini Egitto Carta Stradale 1:1.250.000
Software Cartografico Touratech Quo Vadis
GPS Garmin Quest