di
Pedar
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21 Aprile
2007 : Milano - El Cairo |
Da Milano
Malpensa prendiamo il volo Alitalia AZ 898 diretto
ad El Cairo, partenza alle 21.50 ed arrivo alle 02.00.
Alle 3 siamo nelle nostre camere all' Hotel Oasis
sulla Piramid Street di El Cairo. Dobbiamo riposare
il più possibile perchè all' indomani dobbiamo alzarci
prestissimo per recarci al porto di Alexandria a sdoganare
le nostre moto che ci aspettano. Ci aspettano anche
i 230 Km di distanza da Alexandria, ma ... è tutta
"autostrada". |
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22
Aprile 2007 : El Cairo - Alexandria |
Dopo una
levataccia facciamo una discreta colazione e dopo
aver affrontato l' "Autostrada del Deserto" (nr. 11
) arriviamo finalmente al porto di Alexandria per
prendere possesso delle nostre moto che avevamo preventivamente
( 4 Aprile ) imbarcato via container da Vado Ligure
(SV).
Ci rassicurano che è questione di pochi minuti e noi
pazientemente aspettiamo.
Aspettiamo ... aspettiamo ... verso le 16 decidiamo
che forse è il caso di andare a cercare un ristorante
e di mettere qualcosa sotto ai denti.
Le nostre guide ci portano in un ottimo ( in base
agli standard locali ) ristorante, menù a base di
pesce di ogni tipo e un' infinità di salsine varie
a contorno, alcune non meglio definite ma molto gustose.
Terminiamo il pranzo e torniamo al terminal della
dogana portuale a vedere gli sviluppi della situazione.
Ci dicono che è questione di poco, manca "un timbro"
... aspettiamo ... aspettiamo ... aspettiamo ...
Incomincia a fare buio, qui alle 19 è già calata la
notte, e ci dirigiamo verso il nostro Hotel in Alexandria
per passare la notte, torneremo al porto all' indomani
presto. |
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23
Aprile 2007 : Alexandria |
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Fiduciosi
sulle pratiche di sdoganamento torniamo al porto e,
tanto per cambiare, aspettiamo ...
Guardiamo il canaletto scolmatore, talmente lercio
che non c' erano neanche le pantegane ...
Intanto, sull' altro lato del piazzale, c'è un viavai
di camion carichi di balle di cotone da stoccare nei
magazzini, e non avendo altro da fare che aspettare
li guardiamo ...
Dato che il tempo passa e la situazione non cambia,
andiamo a mangiare per poi ritornare più tardi. |
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Sul
tragitto per un locale ristorante,ci imbattiamo in
un mercato tipico : ci sono bancarelle dappertutto,
sia sui marciapiedi che ... in mezzo alla strada !
Si, in mezzo alla strada anche proprio sui binari
del tram ! |
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E
cosa succede quando deve passare il tram ?
E ci fossero contemporaneamente due tram ? uno proveniente
da un senso e l' altro nell' altro ?
semplice :
Le "bancarelle" sono montate su ruote così che le
si possano spostare facilmente fuori dai binari.
Sono anche fatte in misura tale che ci stanno perfettamente
tra un tram e l' altro, ma se per caso il tram non
passa allora resta fermo ad aspettare che spostino
le bancarelle.
Se me lo avessero raccontato forse ci avrei creduto. |
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Torniamo
al porto per vedere come si è evoluta la situazione
sdoganamento moto.
... CENSURA !!! ...
Ci comunicano che c'è ancora qualche problema con
i documenti e/o la prassi per lo sdoganamento, per
cui torniamo,sconsolati ed inkazzati neri al nostro
Hotel per passare la seconda notte.
Abbiamo già un giorno di ritardo sulla tabella di
marcia, chi bene incomincia ... |
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24
Aprile 2007 : Alexandria - Bahariya Oasi |
Torniamo
al porto fiduciosi di rimettere mano alle nostre moto
ed incominciare il nostro giro.
Dati i problemi riscontrati, con noi oggi c'è Mr.
Abdul, il grande capo in persona della Agenzia Egiziana
a cui abbiamo affidato le pratiche per lo sdoganamento
che arriva apposta per noi da El Cairo.
Questi, forte della sua autorità, ha portato anche
il grande capo della Agenzia portuale egiziana di
corrispondenza dell' Agenzia italiana di spedizione.
Speriamo bene. |
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Finalmente
la situazione si sblocca e riusciamo ad entrare nella
zona containers del porto.
Il porto di Alexandria è una città all' interno di
una città, è enorme, c'è anche un servizio di taxi
per andare da una parte all' altra.
Dimenticavo che per accedere all' interno del porto
occorre fare un permesso speciale che vale per 24
ore, allo scadere del quale è necessario rinnovarlo
( rifarlo ) con ulteriori code agli sportelli, bolli,
timbri, firme ... SOLDI.
La cosiddetta "mancia" ( baksheesh ) ... gli egiziani
si aspettano una mancia per tutto quello che stanno
facendo per noi, voi, loro. Dall' aprire una porta
a premere il pulsante del piano in ascensore. Anche
per chi abitualmente frequenta aree nord africane,
queste continue richieste di mance sono alquanto irritanti
anche se sono una consuetudine locale per arrotondare
lo stipendio. |
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Apriamo il
container ed "usciamo fuori" le moto finalmente !!!
Ulteriore trafila per il riconoscimento dei veicoli,oltre
al libretto ed al certificato di proprietà, vengono
ricalcati e riportati su altri moduli sia il numero
di telaio che di motore che di mutande del proprietario
ecc ... ekkeddupalle !!!
Tutta questa trafila verrà poi rifatta in fase di
reimbarco per verificare che tutto quello che è entrato
esce, ovvero se ogni moto ha lo stesso telaio, lo
stesso motore ecc... di quando è entrata e non sono
stati sostituiti ( venduti ) durante la nostra permanenza. |
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Adesso siamo
ancora in coda ad aspettare pazientemente per le ultime
formalità, patente provvisoria egiziana e targa egiziana
da sovrapporre alla nostra europea ( come quando sono
andato in Libia nel 2003 ).
La mia Africana è targata grossomodo "Alexandria 105". |
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Finalmente
nel primo pomeriggio riusciamo a lasciare Alexandria
per iniziare il nostro giro, ma a causa del tempo
perso in dogana, abbiamo accumulato un ritardo di
un giorno e mezzo, per cui decidiamo di "limare" dal
percorso la tappa prevista a Suez, vuol dire che al
ritorno tireremo diritto da Santa Caterina ad El Cairo
senza tappe intermedie per passare la notte.
Dato che il tempo stringe e dobbiamo per forza essere
entro la notte all' Oasi di Bahariya, ci "diamo dentro".
Ripercorriamo velocemente la Desert Road (nr. 11 )
in direzione sud-est verso El Cairo, "tagliamo" a
sud per la Città del 6 Ottobre ed andiamo ad incrociare
finalmente in direzione sud-ovest la strada delle
Oasi ( nr. 10 ).
Ci fermiano in un "autogrill" per mangiare qualcosa
e rilassarci un po', ma non troppo, i Km da fare entro
sera sono circa 600, è tardi, viene buio subito e
le strade ed il traffico egiziani sono quello che
sono.
Dopo soli 174 Km da Alexandria il "carotone" buca
e lo carichiamo sul nostrro camion cisterna per portarlo
a riparare. |
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A
notte fonda dopo aver affrontato strade non illuminate,
a volte fatiscenti ( ma c' era la strada o era pista
? ), pericolosissime lingue di sabbia sulla strada
( di notte ti accorgi solo quando ci sei dentro ),
c'è stato anche un "cane" ( o un qualcos' altro di
non meglio identificato che ci somigliava ) con manie
suicide che voleva farsi investire a tutti i costi,
abbiamo sbalgiato strada, ci siamo insabbiati, sono
finito in un pantano ( l' unico che c' era in mezzo
al deserto l' ho beccato io ! ) ... arriviamo al nostro
Hotel all' Oasi di Bahariya.
Dato l' orario la cucina è chiusa, ma siamo stanchi
ed andiamo a dormire.
E' la prima volta che in una camera di Hotel mi ritrovo
in dotazione una confezione industriale di spray insetticida
... ci sarà da preoccuparsi ? |
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25
Aprile 2007 : Bahariya Oasi - Farafra Oasi - Dakhla
Oasi |
Dopo
una buona dormita, senza combattimenti con animali
strani ( data la presenza dell' insetticida ) ci svegliamo,
facciamo colazione ed io incomincio anche a vedere
ed assaporare i colori caldi del "mio" Deserto, ieri
sera viaggiando di notte ho solo potuto sentire l'
odore della polvere ed i granellini di sabbia tra
i denti.
Oggi,da Bahariya, affronteremo la strada verso l'
oasi di Farafra attraversando lo spettacolare "Black
Desert" ed il "White Desert".
Faremo tappa per la notte all' oasi di Dakhla.
Abbiamo circa 580Km da percorrere, e dato che alcune
moto non hanno autonomia sufficiente per arrivare
al "prossimo benzinaio" ( e non è detto che la benzina
ci sia ) riempiamo il camion cisterna che sarà la
nostra ombra per tutto il viaggio. |
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Il
Deserto Nero si è formato nel corso dei millenni mentre
il vendo erodeva le montagne e spargeva una finissima
polvere nera sulla sabbia.
Il Deserto Bianco è "assurdo" ... sono tutte rocce
di calcare bianco, a volte accecante, dalle forma
più bizzarre, a volte si ha l' impressione di passare
attraverso cumuli di neve fresca.
Qui le immagini si commentano da sole. |
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Da
Farafra a Dakhla c' è con "prepotenza" LUI, inarrestabile
che si ingloba anche la strada, Sua Maestà il Nulla,
il Grande Mare di Sabbia, The Great Sand Sea, il SAHARA
( Sahara Libico ) : |
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Arriviamo
in serata al nostro Hotel all' Oasi di Dakhla per
passare la notte, anche domani mattina ci aspetta
una bella levataccia, dobbiamo arrivare a Luxor, passando
dall' oasi di El Kharga, cercando il "fresco" delle
prime ore della giornata per evitare di viaggiare
in quelle più calde per problemi di disidratazione
e stanchezza eccessive. |
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26
Aprile 2007 : Dakhla Oasi - El Kharga ( Mut ) - Luxor |
Di
buon mattimo ci mettiamo in viaggio per Luxor dove
contiamo di arrivarci, salvo imprevisti, nel tardo
pomeriggio.
Detto fatto, la Pegaso che era con noi, oltre che
rimanere a secco dopo ogni 200Km, ha avuto grossi
problemi con il sensore del cavalletto.
Dato che era pericoloso viaggiare con una moto che
ogni tanto si spegne perchè il sensore non funziona
correttamente, mi sono trasformato in meccanicoelettromoto
: con la scusa di smontare il sensore del cavalletto
per ripararlo, ho strappato i cavi elettrici , li
ho nastrati tutti e tre insieme e via ... di nuovo
in moto.
Nel frattempo, dato che siamo fermi, approfittiamo
della cisterna per un rifornimento volante "On the
road".
Sulla strada per Luxor, dall' oasi di El Kharga in
direzione sud verso Baris prima dello svincolo per
incrociare la "Lime street" in direzione est, c' è
un simpatico paesino di cui non ho resitito a fare
una foto ( o magari ho fatto un giro "largo" per evitare
il traffico ? ) : |
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Nel
tardo pomeriggio arriviamo a Luxor. Dopo tanto caldo,
sole, sabbia, polvere, sete, fame ... finalmente un
po' di tranquillità in un ristorantino tipico affacciato
sulle placide acque tranquille del Nilo al fresco.
Domani ci si trasforma in normali turisti per un giorno. |
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27
Aprile 2007 : Luxor |
Oggi
facciamo i turisti.
Moto parcheggiate in hotel, tra l' altro situato in
una posizione strategica, proprio sopra il Tempio
di Luxor.
Sempre per evitare le ore più calde del giorno, di
buon mattino, andiamo a visitare la Valle delle Regine,
la Valle dei Re, il tempio di Karnak, il tempio della
regina Hatshepsut e Luxor.
Dopo tutto questo camminare sotto al sole un po' di
relax nella piscina dell' Hotel ci vuole proprio,
anche perchè domani si parte per Hurgada e siamo obbligati
ad unirci ad un convoglio scortato dai militari e
parte ad orari ben precisi.
In serata decidiamo di fare un giretto sul Nilo con
una caratteristica Feluca ( piccola barca a vela ).
Troviamo la feluca, ci imbarchiamo, prendiamo il largo,
ormeggiamo, ci viene offerto il caratteristico the,
ma ... al momento di fare ritorno al molo, non c'è
vento ( anche quando siamo partiti ). Come torniamo
? ai remi, ma la feluca non si muove perchè il "felucaio"
ha ancorato e l' ancora è rimasta incagliata sul fondo
! Il "felucaio" si attacca al telefonino ( w la tecnologia
) ed incomincia a chiamare ... chiama ... chiama ...
e noi li fermi ... inkazzatura ... tagliamo l' ancora
e dirigiamo a remi al molo ? ... no, non si può ...
telefona ... telefona ... ad un certo punto arriva
in nostro soccorso un altro "felucaio", ma questa
volta ha la barca a motore. Tira, molla, gira, avanti,
indietro ... ma l' ancora resta incagliata. Ad un
certo punto al cavo d' ancora vengono fissati dei
galleggianti e viene tagliato così che potessimo liberarci
ed essere rimorchiati al molo. E non abbiamo attraccato
dove eravamo partiti, ma abbiamo attraccato ad una
sponda del Nilo dove per lasciare la feluca ci hanno
approntato una specie di ponte tibetano da attraversare.
Finalmente terra ! |
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28
Aprile 2007 : Luxor - Qena - Port Safaga - Hurgada |
Per
problemi di attacchi terroristici, tutti i veicoli
diretti da Luxor ad est verso la costa ( anche a sud
verso Assuan, Abu Simbel ... ), devono far parte di
un unico convoglio sottoposto a scorta militare armata.
Il tragitto sarà da Luxor in direzione nord costeggiando
il Nilo fino a Qena, poi si andrà in direzione est
fino a Port Safaga sul mare, una volta giunti a Safaga
saremo liberi dal convoglio e potremo dirigerci in
piena autonomia ad Hurgada dove passeremo 1 giorno
forzato di relax. Questo giorno di relax forzato è
stato causato dal fatto di aver perso un giorno e
mezzo al porto di Alexandria per le procedure di sdoganamento,
così facendo abbiamo perso la coincidenza con il traghetto
che avrebbe dovuto portare sia noi che le nostre moto
da Hurgada a Sharm El Sheikh.
Nel pomeriggio arriviamo ad Hurgada ed in serata (
nottata ) dopo aver trovato un ulteriore camion ed
aver approntato tutti i permessi di polizia, carichiamo
le moto sui camion e per farle arrivare via terra
a Sharm.
Da Hurgada a Suez e da Suez in Sinai fino a Sharm
sono più di 800Km, l' alternativa era portarcele di
persona, sempre via terra, ma data la stanchezza ed
il viaggiar di notte per 800Km è troppo rischioso.
Noi prenderemo dopodomani il traghetto passeggeri
diretto da Hurgada a Sharm ( 3 ore e mezza ) dove
troveremo le moto nel parcheggio dell' Hotel ad aspettarci. |
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29
Aprile 2007 : Hurgada |
Giornata
di sano fankazzismo ad Hurgada mentre le nostre moto
arrivano via terra con i camion a Sharm El Sheikh.
Pensavo a ieri quando abbiamo caricato le moto sui
camion ... i permessi della polizia per il trasporto
impongono che su tale camion devono esserci le tali
moto, ma per loro le moto sono tutte uguali per cui
avevamo un camion con i "mastodonti" , la mia Africa,
il Varadero e la BMW, mentre sull' altro c' erano
i "fuscelli", la Pegaso ed il "carotone" ! Oltre alla
presenza delle cisterne di benzina e le borse delle
moto. Per caricarle non c' erano le rampe ma una "comodissima"
asse da ponte. |
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30
Aprile 2007 : Hurgada - Sharm El Sheikh |
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In
mattinata raggiungiamo il porto di Hurgada e prendiamo
il traghetto per Sharm El Sheikh. E' un catamarano
velocissimo, il mare non è proprio piatto ma non è
neanche agitato, tra un onda e l' altra, tra un salto
e l' altro, mi sempra di essere sulla la mia Africa
lanciata nelle piste del deserto sulle creste delle
onde di sabbia. Bè questo è un mare di acqua ed il
deserto è un mare di sabbia ma la sensazione è pressochè
identica.
Arriviamo a Sharm, in Hotel, prendiamo possesso delle
camere, diamo un' occhiata alle moto parcheggiate
e sembra tutto ok. Ristorante, piscina, mare, spiaggia
e relax.
In passato sono stato parecchie volte a Sharm, stavo
percorrendo la carriera per istruttore di sub che
poi ho interrotto, e conosco bene la zona del Sinai
e parecchi degli Hotel di Sharm, ma questo che non
conoscevo mi è piaciuto particolarmente e lo voglio
citare perchè penso che ci tornerò : Coral Beach (
quasi omonimo del Coral Bay che è un' altra cosa ).
E' molto fuori da Na'ama Bay, circa 20 minuti di taxi,
si trova sulla strada dell' aereoporto in direzione
est ( lasciando l' aereoporto sulla sinistra e procedendo
in direzione di Dahab e Nuweiba. |
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1
Maggio 2007 : Sharm El Sheikh - Santa Caterina - Suez
- El Cairo |
Si
riparte verso Santa Caterina.
Sorpresona : durante il trasporto sul camion, alla
mia Africa veniva tranciato di netto il cavalletto
laterale ! Inkazzato come una jena chiedo spiegazioni
agli autisti che negano ogni addebito ( effettivamente
avevo notato l' altro giorno che era sul cavalletto
centrale ma non ci avevo fatto caso ) e per la riparazione
bisgona aspettare fino a quando arriviamo ad El Cairo
! Ma siamo completamente imbecilli ? come faccio ad
arrivare tutto intero senza cavalletto laterale fino
ad El Cairo ? Hai presente cosa non pesa un' Africa
a pieno carico ? Tra una bestemmia e l' altra, aiutato
dai compagni di viaggio per salire e scendere dall'
Africa con il solo cavalletto centrale, mi fermo da
un benzinaio e chiedo informazioni su dove trovare
un fabbro. Detto fatto, mi indicano la zona industriale
di Sharm, dove con una spesa di circa 7 euro mi riparano
il cavalletto. Aperto, inserita un' anima, chiuso,
saldato, martellato fino a fargli prendere l' inclinazione
giusta ( dopo un po' di tentativi ) e riverniciato.
Riprendiamo il viaggio verso il monastero di Santa
Caterina che troveremo chiuso perchè il mio inconveniante
ci ha portato via quasi tutta la mattina, certo che
se gli autisti me lo avessero detto appena fossi arrivato
l' avrei fatto riparare subito ieri senza perdere
tempo prezioso oggi. |
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Oggi
il tragitto è piuttosto lungo e pesante, dato che
a causa del ritardo iniziale di Alexandria abbiamo
cancellato la tappa a Suez dobbiamo raggiungere per
forza El Cairo entro questa notte. Da Sharm si procede
lungo la costa del Mar Rosso in direzione Nuweiba,
nei pressi di Dahab c'è il bivio che in direzione
ovest porta a Santa Caterina, da Santa Caterina, sempre
in direzione ovest, si incrocia la strada costiera
che, in direzione nord, porta a Suez andando così
ad attraversare completamente il Sinai. Abbiamo viaggiato
tutto il giorno sotto ad un sole implacabile, specialmente
in mezzo alle gole afose del Sinai, senza soste neanche
per uno spuntino, solo rifornimento e via. Ho incominciato
ad accusare qualche piccolo colpo di calore ma è subito
passato. In serata arriviamo a Suez, prendiamo il
tunnel che passa sotto l' omonimo canale.
All' uscita del tunnel facciamo una piccola sosta
per bere qualcosa e ripartiamo per El Cairo, ormai
manca poco ( le distanze sono relative ) e con la
sera l' aria si è fatta più fresca e respirabile.
Arriviamo stremati al nostro Hotel che ci ha ospitato
la prima notte. Ci aprono appositamente la cucina,
ci rifocilliamo, ci raccontiamo le varie storie del
viaggio e ci fiondiamo a dormire perchè domani ci
sono le Piramidi e la Sfinge da visitare. |
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2
Maggio 2007 : El Cairo - El Giza - Sakara - Dhashur
- El Cairo |
Ma
potevano mancare le Piramidi ? Certo che no, qui siamo
nella celeberrima piana di Giza ( El Ghiza ). |
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Dopo
averne letto e sentito parlare, sono entrato a visitare
la Grande Piramide. Una esperienza "particolare",
non credevo ad una perfezione simile fino a quando
ho appurato di persona "toccando con mano". Incredibile
come questi enormi massi di granito siano così perfetti.
Una precisione assurda, tra un masso e l' altro non
esiste la benchè minima fessura, tutto combacia alla
perfezione. Anche i "canali di areazione", che sono
scavati in questi enormi massi di granito, sono a
dir poco perfetti, non sgarrano l' inclinazione e
l' orientamento. Nella cosiddetta "sala del Re" i
suoni hanno un qualcosa di particolare, è come se
venissero assorbiti dalle pareti, come se si creasse
un vuoto pneumatico nelle orecchie. ... |
Nel
frattempo abbiamo visitato il museo della Barca Solare
ed una tomba minore. ( Qui non hanno "seqestrato"
la macchina fotografica ) |
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Nel
pomeriggio lasciamo El ghiza e, costeggiando il Nilo,
ci dirigiamo a sud, verso Sakara dove c'è la famosa
piramide a "gradoni" ma non ci fermeremo perchè la
nostra meta sono le piramidi di Dhashur, dove c'è
la piramide "romboidale" e quella "rossa". Dhashur
è situata in un tranquillo angolo di deserto ( tranquillo
è tranquillo se no che deserto è ? ) ed è una distesa
di piramidi della IV e XII dinastia per circa 4 Km.
Dhashur si trova in una zona militare che è rimasta
inaccessibile fino al 1996 e la Piramide Romboidale,
con tutta l' area intorno, è ancora sotto al controllo
dell' esercito e la si può ammirare solo da lontano.
A mio parere Dhashur merita di essere visitato sopratutto
perchè è fuori dalle rotte turistiche normali ( non
abbiamo trovato nessuno ) ed è molto più caratteristico
e suggestivo di El Ghiza. Per arrivarci bisogna atraversare
dei piccoli villaggi, e dei valichi militari. Noi
siamo arrivati percorrendo l' unica strada possibile,
una pista nel deserto, dove sull' orizzonte emergevano
dal Nulla le sagome delle Piramidi che diventavano
sempre più grandi man mano che ci si avvicinava. |
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In
serata torniamo al nostro Hotel ad El Cairo, domani
ci aspetta nuovamente il porto di Alexandria per reimbarcare
le moto alla volta del rientro in Italia. |
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3
Maggio 2007 : El Cairo - Alexandria - El Cairo |
Da
El Cairo partiamo per Alexandria, al porto, dove reimbarcheremo
le moto per farle rientrare in Italia. Qui dobbiamo
ripetere tutta la trafila che abbiamo affrontato per
le procedure di sdoganamento ma al contrario. Spendiamo
quasi tutta la giornata al porto per poi fare ritorno
ad El Cairo in serata.
Ciao Belle, siete state fantastiche !
Riposatevi che ve lo meritate ... adesso da brave
fate la nanna fino a casa. |
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Mente
uscivamo da Alexandria, visto che già c' eravamo,
ho premuto per andare a visitare la celebre Biblioteca
Alessandrina con il relativo museo : luminosa, immensa,
spettacolare ! |
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4
Maggio 2007 : El Cairo |
Senza
moto, facciamo i normali turisti, alla mattina visitiamo
il museo di El Cairo, bellissimo, ma la nostra guida
ce lo ha fatto visitare nel tempo record di 2 ore
! ( sgrunt !!! ) e nel pomeriggio visitiamo la Cittadella
del Saladino ( Salah Al-Din ), l' affollatissimo e
coloratissimo suk di Al-Khalili per prendere gli ultimi
souvenir e dove ci fermiamo a bere il the in un locale
caratteristico. |
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In
serata andiamo a cena in uno degli innumerevoli battelli
ristorante e da crociera che ogni giorno solcano le
acque del Nilo. |
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5
Maggio 2007 : El Cairo - Milano |
Nel
primo pomeriggio ci dirigiamo all' aereoporto, dove
ci attende il volo Alitalia AZ 899 in partenza alle
16.10 ( locali ) con destinazione Milano Malpensa.
Come tutte le storie, anche questa finisce e si torna
a casa con mille ricordi, mille pensieri, belli e
meno belli, mille voci, mille suoni, mille odori,
aromi ... l' odore della polvere e della sabbia ...
quando si riparte ? dove si va ?
AKAKUS : preparati che arrivo !!! |
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Miscellanea |
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La
telecamera che ho montato ha avuto vita breve. Tra
uno scossone e l' altro, tra asfalto, pista, fuoripista,
strade in costruzione, passaggi a livello, buche,
salti, ecc ... si è praticamente smontata al suo interno
ma sono riuscito a registrare qualcosa come 30/40
minuti di filmato, ancora da recuperare, sul percorso
tra le oasi di Bahariya e Dhakla ( credo ). Spero
sia venuto qualcosa del deserto nero e del deserto
bianco.
Nessun problema di nessun tipo all' Africana, tranne
il cavalleto laterale tranciato ma non è stata colpa
sua.
Con un pieno ho ampiamente superato i 350Km di autonomia,
mediamente un rifornimento di 20-22 litri costava
circa 27 Pound il cambio è grossomodo di 1 Euro =
7,5 Pound.
Stendo un velo pietoso sul modo di "giudare" degli
egiziani :
Guidare al Cairo, Alexandria, non è un esperienza
tranquilla. Le strade sono sempre congestionate, la
segnaletica sembra messa li così solo per bellezza,
idem per i semafori, gli altri veicoli vengono considerati
come ostacoli per uno slalom. E' consuetudine non
usare i freni ma usare il clacson, all' improvviso
trovi sempre qualcuno che attraversa tutte le corsie
per svoltare al lato opposto della strada. Guidare
di notte è rischiosissimo, tutti circolano con i fari
SPENTI ! e di tanto in tanto usano gli abbaglianti
per lampeggiare ai veicoli che arrivano dal senso
opposto.
In compenso le strade principali nelle grandi città
sono anche a 6 corsie ( per ogni senso di marcia )
contro al massimo le nostre 3.
Varie
Moto Honda XRV 750 RD04 Africa Twin
Guida Lonely Planet Egitto
Cartina Istituto Geografico DeAgostini Egitto Carta
Stradale 1:1.250.000
Software Cartografico Touratech Quo Vadis
GPS Garmin Quest |
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